Colorado, squartò donna incinta uccidendo il feto, condannata solo per tentato omicidio

Nel marzo dell'anno scorso accoltello e squartò una donna incinta di sette mesi per estrarre il feto che questa portava in grembo dopo averla attirata nella sua casa a Longmont, nello Stato del Colorado, in Usa, con una trappola e la scusa della vendita di abiti da maternità. Ora una giuria l'ha condannata dichiarandola però colpevole solo di aggressione e tentato omicidio. Una decisione che ha scatenato non poche polemiche nello stato americano circa il fatto se l'interruzione di una gravidanza possa essere considerata un omicidio. I giudici e gli stessi procuratori infatti avevano imputato la 35enne Dynel Catrece Lane solo per il tentato omicidio della 27enne Michelle Wilkins e l'aggressione che ha portato all'interruzione di gravidanza perché i medici hanno stabilito che il nascituro era ancora un feto e non un bambino già formato.

Come accertato durante il processo, la 35enne aveva simulato una gravidanza con il marito ma quando questi aveva iniziato a insospettirsi aveva escogitato la macabra aggressione. Con un annuncio di offerta di vestiti di maternità sul sito web Craigslist aveva attirato la inconsapevole Michelle Wilkins in casa. Appena arrivata però la 27enne è stata aggredita brutalmente fino a svenire poi squartata con un coltello da cucina per estrarre il feto. Quando il marito della 35enne è tornato a casa, la donna gli ha detto che aveva subito un aborto spontaneo e l'uomo l'ha accompagnata in un ospedale dove però i medici hanno scoperto la verità. Nel frattempo la 27enne, in uno stato di semi incoscienza, si è svegliata nel seminterrato della casa riuscendo a contattare la polizia e a salvarsi.