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Spari a Parigi, 3 morti e feriti in un centro culturale curdo: aggressore ha precedenti per xenofobia

Paura a Parigi dove tre persone sono morte e altre sono rimaste ferite dopo che un uomo ha aperto il fuoco presso il Centro culturale curdo Ahmet-Kaya. Si tratta di un 69enne che ha precedenti penali per aggressioni xenofobe ed è stato fermato.
A cura di Ida Artiaco
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Paura a Parigi, dove questa mattina tre persone sono morte e diverse altre sono rimaste ferite, di cui alcune in gravi condizioni, a seguito di colpi di arma da fuoco in rue d'Enghien, nel 10° arrondissement. Un uomo è stato arrestato, secondo una fonte della polizia.

Secondo le informazioni diffuse dal quotidiano Le Parisien, la sparatoria è avvenuta presso il Centro culturale curdo Ahmet-Kaya. Un uomo sulla settantina ha aperto il fuoco contro diverse persone. Durante il suo arresto, la polizia lo ha colpito e ferito. Due vittime sono morte sul colpo, una terza è morta in ospedale: lo ha riferito la procuratrice di Parigi, Laure Beccuau, parlando con la stampa sul posto.

"Ci sono tre deceduti, una persona è ricoverata in gravi condizioni, altri due feriti sono meno gravi e anche il fermato è ferito, in particolare al volto", ha confermato il procuratore della Repubblica di Parigi, Laure Beccuau, durante il punto stampa sul luogo dell'assalto.

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Il fermato è un pensionato 69enne di nazionalità francese, della SNCF, la Société Nationale des Chemins de fer Français, concessionaria in esclusiva sia dei servizi pubblici di trasporto ferroviario, dove aveva lavorato come conducente.

Secondo quanto ricostruito finora, l'uomo considerato responsabile della sparatoria a Parigi era uscito di prigione il 12 dicembre e ha precedenti penali per aggressioni xenofobe. Era stato in carcere per vari reati ed era stato fermato in passato per l'attacco con una scimitarra ad un centro migranti del XII arrondissement nel 2021. Attualmente era sottoposto a controllo giudiziario e gli era stato imposto il divieto di possedere armi.

Su Twitter, la questura ha invitato i cittadini a "evitare la zona" e a "far intervenire i servizi di emergenza".

È stata intanto aperta un'inchiesta per omicidio e violenza aggravata. Le indagini sono per il momento affidate al 2° DPJ (Direzione regionale della Polizia giudiziaria) e alla brigade criminelle.

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Sulla vicenda è intervenuta anche la sindaca di Parigi, Anne Hidalgo: "Grazie alle forze dell'ordine per il decisivo intervento di questa mattina durante il terribile attentato. Un pensiero alle vittime e alle loro famiglie. Siamo dalla loro parte. Verrà aperto un punto di sostegno psicologico nella zona", ha scritto su Twitter.

Sempre via Twitter il ministro dell'Interno Gérald Darmanin ha scritto: "Dopo la drammatica sparatoria avvenuta questa mattina, torno a Parigi. Tutti i miei pensieri vanno ai cari delle vittime. L'autore è stato arrestato".

In aggiornamento.

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