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Spagna, cibo gratis alle famiglie durante il lockdown: ristorante multato

Due multe da 600 euro e una da 3000, per un totale di 4200 euro: questa la sanzione comminata ad un ristorante di Valencia che, durante il mese di marzo, in piena pandemia, era rimasto aperto per permettere a 80 famiglie bisognose di prendere gratuitamente del cibo già pronto.
A cura di Biagio Chiariello
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Un ristorante spagnolo è stato multato per aver dato cibo gratis alle famiglie bisognose durante il lockdown. I fatti sono avvenuti a Valencia. Si tratta di due multe differenti, di cui una di 600 euro e una di 3000 euro, per un totale di 4200 euro. Le sanzioni sono state inflitte al La Lusitana Tasca, di proprietà dello chef Javier Marquez. Tutto è cominciato lo scorso marzo quando, durante la pandemia, i gestori del ristorante hanno contattato la Croce Rossa e alcune associazioni di volontariato e hanno deciso di restare aperti per permettere l’asporto alle famiglie bisognose gratuitamente. Al ristorante è stata contestata la violazione delle norme imposte dai decreti di emergenza, ma i gestori respingono ogni tipo di accusa.

“Abbiamo rispettato tutte le norme di sicurezza. Il ristorante era aperto solo per le operazioni, strettamente necessarie, di cucina e distribuzione. Inoltre, abbiamo stabilito dei protocolli rigidi: una sola persona per nucleo familiare, utilizzo di dpi e distanziamento in coda durante l’attesa per ritirare il cibo” hanno spiegato i gestori, come riportato da 20minutos.es. “Ci siamo comportati in maniera corretta, volevamo fare del bene e invece ci siamo ritrovati degli agenti di polizia locale che ci hanno insultato e minacciato, dicendo di voler fare il possibile per farci chiudere. Nessuno si è preoccupato di accertarsi che stavamo facendo un’attività senza alcun scopo di lucro” hanno spiegato i gestori del ristorante.

La polizia locale sostiene che la violazione riguarderebbe l’asporto scelto dal locale per la distribuzione dei piatti alle famiglie in difficoltà. L’amministrazione comunale di Valencia avrebbe permesso solo le consegne a domicilio. Il caso sta diventando nazionale e ovviamente è arrivato a Joan Ribò, sindaco di Valencia, ma le multe non sono state ancora annullate.

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