30 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Sonniferi ai bimbi che hanno fame e reni venduti per soldi: l’Afghanistan verso la catastrofe umanitaria

Per l’Onu è una catastrofe umanitaria in Afghanistan dove i bambini vengono sedati per non sentire i morsi della fame, le bambine vengono date in spose e gli adulti vendono gli organi per sfamarsi.
A cura di Chiara Ammendola
30 CONDIVISIONI
Bambini al lavoro fuori Kabul
Bambini al lavoro fuori Kabul

Vengono sedati con dei sonniferi così che possano dormire e non sentire i morsi della fame. Sono migliaia i bambini in Afghanistan che quotidianamente combattono con la mancanza di cibo e l'impossibilità di sfamarsi. Con il ritorno dei talebani le condizioni economiche del paese sono al collasso e soprattuto nelle zone rurali, fuori dalle grandi città, la situazioni è drammatica: le famiglie sono costrette a vendere i propri reni per potersi sfamare, mentre c'è chi vende le proprie figlie e le dà in sposa al miglior offerente.

È quanto emerge da un reportage della BBC che, da un villaggio alle porte di Herat, ha raccontato il dramma che vivono i bambini afghani alle porte di un inverno che si preannuncia difficilissimo, tanto che l'Onu teme che il paese possa sprofondare in una vera e propria "catastrofe" umanitaria.

"I nostri bambini piangono, non dormono. Non abbiamo cibo. Allora andiamo in farmacia e prendiamo delle compresse da dargli", il racconto di Abdul Wahab, residente in un villaggio di case di fango. Mentre Ghulam Hazrat confessa di sedare i suoi sei figli, anche quella di un anno, con delle pillole di alprazolam. Procurarsele è piuttosto semplice e alla farmacia locale si possano comprare cinque compresse con 10 afghani, 10 centesimi di dollaro, ovvero il prezzo di un pezzo di pane che secondo l'uomo non basterebbe comunque a sfamare i figli.

Accanto a lui c'è invece chi racconto di aver venduto il proprio rene per 270mila afghani, circa 3.100 dollari, soldi serviti soprattutto a pagare i debiti fatti per sfamare la famiglia. In una vicina capanna, una giovane madre ha venduto anche lei il rene sette mesi fa, per 240mila afghani. Ma i soldi non sono bastati a ripagare il debito contratto per l'acquisto di pecore, che poi sono morte in un'inondazione. E ora dovrà vendere la figlia di due anni, per 100mila afghani.

30 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views