Siria, Obama: “Non possiamo chiudere gli occhi. Contro Assad raid limitato”

Il regime di Assad è "responsabile" del peggior attacco con armi chimiche del 21esimo secolo. "Noi siamo gli Stati Uniti e non possiamo chiudere gli occhi davanti alle immagini che abbiamo visto", anche se è accaduto "dall'altra parte del mondo". Parole del presidente degli Stati Uniti d'America, Barack Obama, nel discorso del sabato, in cui ha sollecitato il Congresso a votare in favore dell'azione militare in Siria, in risposta all'utilizzo di armi chimiche nel paese. Il numero uno della Casa Bianca ha voluto sottolineare come il restare inattivi non è un'opzione considerata dagli USA. Ed ha assicurato l'opinione pubblica americana, scettica sulla convenienza di un nuovo "guerra", che quello in Siria "non sarà un intervento a finale aperto", ma "limitato nel tempo e nella portata". Il Congresso si riunirà domani, mentre per giovedì 12 è atteso l'annuncio presidenziale in merito ad un intervento di risposta all'attacco che, lo scorso 21 agosto, avrebbe portata alla morte di centinaia di civili nei pressi di Damasco, a seguito dell'utilizzo di gas letali da parte dell'esercito lealista.
Anche Germania contro Assad. Bonino: "Alleati Usa ma raid senza Onu impensabili – Intanto anche la Germania ha deciso di firmare il documento pubblicato a margine del G20 dai 10 Paesi – tra cui l'Italia – per una reazione internazionale "forte", a seguito dell'uso di armi chimiche del regime di Assad. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Guido Westerwelle. E della "risposta forte" nei confronti di Damasco da parte dei Paesi europei, ha parlato anche l'alto rappresentante Ue per la politica estera Catherine Ashton al termine della riunione dei capi delle diplomazie dei Ventisette a Vilnius. Da parte sua, invece, la Farnesina ha fatto sapere di avere che l'Italia ha "un'alleanza strategica con gli Usa", ma mantiene "una differenza sul metodo di reazione" in Siria. Parole di Emma Bonino a Vilnius, che ha definito "impensabile" un intervento in Siria senza l'Onu. "Se poi mi vogliono far passare per anti-americana, a me poverina…", ha chiosato il Ministro degli Esteri.