Siria: liberato frate francescano rapito dai miliziani legati ad al-Qaeda

Sarebbe stato liberato sano e salvo il frate francescano Hanna Jallouf rapito nei giorni scorsi in Siria durante un blitz in una chiesa del Paese mediorientale ad opera di miliziani jihadisti legati ad al-Qaeda. A riferirlo sono gli attivisti dell'opposizione siriana via twitter che assicurano che il frate sta bene. Padre Hanna Jallouf sarebbe stato riportato a Knayeh, in convento. "Non può lasciare il villaggio ma è libero di muoversi al suo interno" hanno confermato fonti religiose. Il frate francescano era stato rapito e portato via insieme ad una ventina di persone di religione cristiana nella notte tra il 5 e 6 ottobre dopo un raid in chiesa ad opera di uomini armati appartenenti al Fronte al-Nusra, formazione legata ad al-Qaeda. La zona dove è avvenuto il sequestro, nella provincia nord orientale siriana di Idlib non lontano dal confine con la Turchia, infatti è un'area sotto il controllo del Fronte al-Nusra.
Il sequestro del frate
Insieme al frate 62enne, da tempo parroco del villaggio cristiano di Knayeh, nella vallata del fiume Oronte dove i frati sono presenti da oltre 125 anni, erano state rapite anche diverse donne quattro delle quali rilasciate nei giorni scorsi. Nello momento del blitz alcune suore che si trovavano sul posto invece erano riuscite a scampare al sequestro trovando rifugio in alcune case private. Durante il blitz nella chiesa di San Giuseppe nel villaggio di Knayeh, il convento e gli altri edifici del complesso religioso erano stati saccheggiati. Il convento, il centro giovanile, l’asilo e l’ambulatorio, gestiti dalle suore francescane, sono il centro della vita del villaggio.