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Si traveste da maschio e molesta 50 adolescenti dopo averle adescate online: 21enne nei guai

La storia di Gemma Watts, 21enne di Londra, che si travestiva da maschio, facendosi chiamare Jake e nascondendo le sue forme dentro abiti larghi, per adescare online 14enni, incontrarle e molestarle sessualmente. Era così convincente che persino la polizia all’inizio ha creduto che si trattasse di un uomo: “Crediamo che possa aver ingannato fino a 50 adolescenti, tutte femmine, che pensavano di avere una relazione con un ragazzo”.
A cura di Ida Artiaco
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Si travestiva da maschio adolescente per adescare 14enni e 15enni online e molestarle. E il trucco funzionava talmente bene da far finire nella sua rete di perversione almeno 50 ragazzine. È stata identificata e fermata dalla polizia di Londra la 21enne Gemma Watts, di Enfield, sobborgo a nord della capitale britannica. Per mesi ha messo in atto il suo piano diabolico: prima cominciava a chattare sui social con le sue prede, poi percorreva chilometri in treno per tutta l'Inghilterra per incontrarle, raccogliendo i suoi lunghi capelli castani dentro un cappello da baseball, nascondendo le sue forme dentro una felpa larga e dei pantaloni da jogging, e presentandosi come Jake Waton di 16 anni. La ragazza aveva creato profilo falsi su Snapchat e Instagram, in cui si presentava come un maschio e faceva continui apprezzamenti a under 16.

Poi cominciava a inviare messaggi alle sue vittime, facendosi recapitare fotografie intime, usando anche WhatsApp o SMS, fino a programmare veri e propri appuntamenti. Gemma, che aveva alle spalle una promettente carriera da calciatrice professionista, si trova ora a dove affrontare l'accusa di violenza sessuale davanti al tribunale di Winchester dopo essersi dichiarata colpevole di aver aggredito almeno sette ragazze, tra cui una 14enne dell'Hampshire e tre 15enni del Surrey, Plymouth e West Midlands. Il suo travestimento era così convincente che persino la polizia all'inizio ha creduto che si trattasse di un ragazzo. Watts è stata scoperta per la prima volta dalla polizia dell'Hampshire nel marzo 2018, in seguito alla segnalazione di un medico che aveva a sua volta parlato con una giovane paziente. A luglio, la ragazza fu fermata e confessò l'aggressione sessuale nei confronti di tre adolescenti. Rilasciata sotto inchiesta, è stata di nuovo arrestata nell'ottobre del 2018, dopo essere stata colta in flagrante su un treno, e nel settembre successivo ha confermato anche gli altri casi.

L'agente investigativo Phillipa Kenwright, della polizia metropolitana di Londra, ha detto: "È stata una vicenda che ha cambiato la vita di tutte le vittime coinvolte. Credevano di avere una relazione con un giovane adolescente, per poi scoprire che in realtà era una femmina. Per alcune di queste adolescenti era il primo rapporto, le ha praticamente ingannate per tutto il tempo". Gli inquirenti hanno identificato almeno 7 vittime, ma il loro numero potrebbe essere di molto superiore e arrivare a toccare quota cinquanta. "Crediamo che presto avremo altre segnalazione, soprattutto dopo che abbiamo diffuso la sua foto", dicono dalla polizia.

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