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Serbia, nuova strage a sud di Belgrado: 21enne uccide 8 persone dopo una lite a scuola

È di almeno 8 morti e 13 feriti il bilancio di una nuova strage commessa un Serbia: arrestato dalla polizia un ragazzo di 21 anni. Avrebbe fatto fuoco da un’auto dopo una banale lite nel cortile di una scuola.
A cura di Davide Falcioni
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Nuova strage in Serbia. Otto persone sono state uccise e 13 sono rimaste ferite durante una sparatoria avvenuta nella tarda serata di ieri vicino alla città di Mladenovac, a circa 60 chilometri a sud della capitale Belgrado: lo riportano i media statali. Stando alle prime informazioni, un giovane uomo ha aperto il fuoco con un'arma automatica da un veicolo in movimento ed è fuggita, ha riferito l'emittente tv Rts. Il killer è stato arrestato dopo una massiccia operazione della polizia.

Centinaia di agenti di polizia, coadiuvati dagli elicotteri, hanno condotto una ricerca del responsabile della strage. Si tratterebbe di Uroš B., 21 anni. Secondo il quotidiano serbo Blic la mattanza sarebbe stata scatenata da una banale rissa nel cortile di una scuola. Dopo un'accesa discussione con dei coetanei, il 21enne avrebbe assassinato un agente di polizia e sua sorella poi sarebbe tornato a casa a prendere un fucile, quindi si sarebbe messo alla guida della sua auto ed avrebbe fatto fuoco contro altre persone nelle cittadine di Mladenovac e Šepšin. Il bilancio, ancora provvisorio, è di almeno otto morti e tredici feriti, alcuni dei quali versano in gravissime condizioni.

Il responsabile della strage
Il responsabile della strage

Al termine della strage, braccato dalla polizia, Uroš B. si sarebbe nascosto proprio a Šepšin: il piccolo centro serbo è stato per ore asserragliato da almeno 600 poliziotti, compresi membri delle forze speciali che hanno chiesto al 21enne di arrendersi e consegnarsi alla giustizia. Il killer è stato quindi arrestato

Due giorni fa un'altra strage in Serbia:13enne ha ucciso 9 persone a scuola

La strage di oggi è stata commessa mentre sono ancora in vigore i tre giorni di lutto per quanto avvenuto mercoledì, quando uno studente di 13 anni ha ucciso otto coetanei e una guardia di sicurezza in una scuola elementare di Belgrado, un attacco che ha sconvolto il Paese. Fino a questa settimana, gli omicidi di massa in Serbia erano estremamente rari nonostante l'alto tasso di possesso di armi da fuoco.

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