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Senzatetto bussa alla porta a Natale, lo fanno entrare e rimane con loro per 45 anni: “Abbiamo detto solo entra”

L’incredibile storia di accoglienza e generosità che ha cambiato per sempre la vita di una giovane copppa inglese dopo aver accolto un senzatetto che si era presentato alla porta della loro casa alla vigilia di un lontano Natale del 1975.
A cura di Antonio Palma
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Ronnie Lockwood
Ronnie Lockwood

"Non so esattamente perché l'ho fatto, ho detto solo entra ed è rimasto con noi per 45 anni", così Rob Parsons, oggi  77enne, racconta l'incredibile  storia di accoglienza e generosità che ha cambiato per sempre la sua vita e quella della moglie Dianne dopo aver accolto un senzatetto che si era presentato alla porta di casa alla vigilia di un lontano Natale del 1975. Era il 23 dicembre e la giovane coppia da poco sposata si stava  preparando per Natale quando sentì bussare alla porta della loro casa di Cardiff. Sull'uscio un uomo trasandato con barba lunga, vestiti sporchi e sgualciti e in una mano un sacco nero con tutti i suoi averi e nell'altra un pollo congelato. Era Ronnie Lockwood, un senzatetto della zona con problemi cognitivi che conoscevano vagamente ma col quale non avevano avuto mai nessun contatto. A quel punto una parola che ha cambiato per sempre i loro destini: "Entra".

All'uomo venne cucinato il pollo, lo lasciarono usare il bagno e accettarono di ospitarlo per tutto il giorno e poi anche per il giorno dopo e per Natale. Ma quei giorni si trasformarono in settimane, poi in mesi e in anni e Ronnie Lockwood divenne a tutti gli effetti un componente della famiglia assistendo nel corso degli anni alla nascita dei figli della coppia e dei loro nipoti per i quali è sempre stato lo zio. Ciò che era iniziato come un atto di compassione si trasformò infatti in un'amicizia unica durata fino ala morte dell'uomo durante la pandemia covid nel 2020 all'età di 75 anni.

Ronnie Lockwood e Rob Parsons
Ronnie Lockwood e Rob Parsons

"Quel giorno Ronnie disse che qualcuno gli aveva regalato quel pollo per Natale, ma lui non lo sapeva cucinare. Così lo portai dentro e Diane gli preparò un arrosto", ricorda Rob, che ha scritto un libro sull'impatto che Ronnie ha avuto sulla sua famiglia nel corso degli anni. "A volte immagino quanto sarebbero state diverse le nostre vite se Rob non avesse deciso di bussare alla porta, o se avessimo scelto di non rispondere, credendo che fosse di nuovo quel ragazzino che avevamo generosamente ricompensato la sera prima per i canti di Natale" ha raccontato Parsons.

"Ronnie ha vissuto con noi per più di 45 anni. Era lì prima che avessimo figli e c'era ancora molto tempo dopo che i nostri figli se ne erano andati e avevano avuto figli a loro volta" ha aggiunto, sottolinenando: "Quando era arrivato per la prima volta, era un inquilino. Poi è diventato un amico ma improvvisamente era il fratello che non avevo mai avuto".

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