Secondo arresto per il sequestro e le torture di un italiano a New York: si consegna un trader svizzero

Si è consegnato alle forze dell'ordine americane William Duplessie, trader svizzero di Bitcoin coinvolto nel sequestro e nelle torture al 29enne italiano Michael Valentino Teofrasto Carturan. L'uomo sarebbe il secondo braccio armato nel sequestro del giovane torturato per 17 giorni in un appartamento di New York. Il piano sarebbe stato orchestrato da John Woeltz, trader americano che voleva estorcere al 29enne torinese le password del suo account di Bitcoin.
Secondo quanto emerso dalle prime fasi delle indagini, l'uomo si sarebbe avvalso della sua assistente Beatrice Folchi (attualmente fermata ma non indagata per l'accaduto) per attirare il 29enne in una trappola. Con la scusa di concedergli la sua casa newyorkese in affitto, Woeltz lo avrebbe sequestrato e torturato per quasi 20 giorni. Il tutto con l'aiuto di Duplessie, ora in arresto.
L'uomo si sarebbe presentato dalla polizia americana e sarebbe stato interrogato a lungo. È il fondatore del Pangea Digital Asset Group e del Pangea Blockchain Fund, con sede a Lugano e in Svizzera.
L'NBC di New York ha diffuso un video che mostra il 29enne italiano fuggire dall'abitazione nella quale era rinchiuso nella giornata di venerdì scalzo e in bermuda. Il giovane viene inquadrato mentre si rivolge al primo poliziotto che incontra per chiedere aiuto. Dopo pochi minuti, l'irruzione nell'appartamento ha portato all'arresto di Woeltz.
La famiglia dell'uomo in arresto ha raccontato di "essere preoccupata per la sua salute mentale" e di aver dovuto interrompere i rapporti con lui a causa di un "lavaggio del cervello" fatto a Woeltz da un altro trader della quale non è stata diffusa l'identità. Chi indaga ritiene che l'influenza esterna possa essere proprio quella di Duplessie, che avrebbe raggirato il 37enne allontanandolo dai suoi affetti.