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Scoperte stanze della tortura tra Olanda e Belgio: all’interno manette, cesoie, bisturi e seghe

Le autorità dei Paesi Bassi hanno scoperto delle presunte “stanze di tortura” occultate all’interno di container trasformati in celle, situati a Wouwse Plantage, al confine tra Paesi Bassi e Belgio, si presume al servizio di una rete criminale internazionale dedita a rapimenti, riciclaggio e altri traffici illeciti.
A cura di Davide Falcioni
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Le autorità dei Paesi Bassi hanno scoperto delle presunte "stanze di tortura" occultate all'interno di container trasformati in celle, situati a Wouwse Plantage, al confine tra Paesi Bassi e Belgio, si presume al servizio di una rete criminale internazionale dedita a rapimenti, riciclaggio e vari traffici illeciti. Sei persone sono state arrestate, nell'ambito di una inchiesta condotta da tempo dalla polizia britannica e dall'Europol e che ha già portato a centinaia di ordinanze di custodia cautelare. Lo riferisce la Cnn.

In ogni stanza erano presenti una telecamera per il monitoraggio da remoto e diversi strumenti di tortura come una sedia da dentista munita di cinghie, manette, bisturi, seghe e cesoie: le pareti erano rivestite di materiale fonoassorbente. Non è ancora chiaro con precisione a cosa potessero servire queste celle, tuttavia ulteriori indagini sono in corso. L'inchiesta è partita dopo che la polizia olandese è riuscita a infiltrarsi in una chat crittografata chiamata EncroChat, riuscendo a intercettare i piani della rete criminale. Le forze dell’ordine hanno anche perquisito una casa di Rotterdam che si ritiene possa essere la base dell’organizzazione. All’interno gli agenti hanno scoperto, fra l’altro, 24 chili di Ecstasy, tre furgoni rubati, due BMW, sette pistole e un fucile d’assalto. “In totale, abbiamo trovato 25 armi”, ha dichiarato la Procura olandese, che ritiene di avere sventato sul nascere una serie di rapimenti.

EncroChat – spiega  la Cnn citando la National Crime Agency (NCA) del Regno Unito – è un un servizio di messaggistica istantanea per telefoni cellulari, tipo Whatsapp. Ha circa 60mila utenti in tutto il mondo. I criminali usano la chat per coordinare la distribuzione di droga, merce rubata, riciclaggio di denaro e per pianificare omicidi. L’operazione di decriptaggio ha coinvolto la polizia britannica in collaborazione con la polizia di molti altri paesi europei. Sulla base delle informazioni carpite dalle chat, la polizia ha già arrestato centinaia di persone e sequestrate 27 tonnellate di farmaci tra Regno Unito e Paesi Bassi.

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