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Russi proseguono attacchi. G7: “Mosca restituisca controllo centrale Zaporizhzhia all’Ucraina”

Il G7 ha condannato i “ripetuti” rapimenti da parte della Russia dei manager e del personale della centrale nucleare di Zaporizhzhia e ha chiesto l’immediata restituzione all’Ucraina del “pieno controllo” dell’impianto.
A cura di Chiara Ammendola
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La centrale di Zaporizhzhia
La centrale di Zaporizhzhia

Il G7 ha chiesto l'immediata restituzione all'Ucraina, suo legittimo proprietario sovrana, del pieno controllo della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Nel comunicato i paesi del G7 condannano inoltre i "ripetuti" rapimenti da parte russa dei manager e del personale dell'impianto chiedendo l'immediato rilascio.

"Queste azioni compromettono ulteriormente la sicurezza nucleare della centrale, impedendo al personale chiave di svolgere le proprie funzioni indispensabili – prosegue la nota firmata dai paesi del G7 (Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Usa) insieme all'Alto rappresentante dell'Ue, Josep Borrell – respingiamo con forza questi atti sconsiderati, crudeli e pericolosi e chiediamo l'immediato rilascio delle persone detenute".

Intanto le forze russe hanno attaccato di nuovo la città di Zaporizhzhia con droni kamikaze e missili S-300. Colpiti non solo edifici pubblici e governativi ma anche abitazioni residenziali e una scuola nel villaggio del distretto. Sempre nella notte una esplosione è stata udita nella notte a Kremenchuk, nella regione di Poltava, nell'Ucraina centro-orientale.

Due civili sono morti e altri nove sono rimasti feriti in seguito ai bombardamenti russi di ieri sulla regione di Donetsk, nell'Ucraina orientale: lo ha reso noto il governatore della regione, Pavlo Kyrylenko, come riporta il Kyiv Independent. Secondo Kyrylenko, una persona è stata uccisa a Klishchiivka e una a Torske. Inoltre, i corpi di quattro civili uccisi dalle truppe russe durante l'occupazione sono stati trovati nei villaggi liberati di Dibrova e Ozerne.

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