video suggerito
video suggerito
Ultime notizie sulla scomparsa di Maddie McCann

Prove scientifiche la smentiscono al 100%: crolla in lacrime la donna che dice di essere Maddie McCann

La 24enne Julia Wandelt è crollata in lacrime in tribunale dopo che prove scientifiche hanno dimostrato per l’ennesima volta che non è Madeleine McCann, la bimba inglese scomparsa nel 2007. La donna è accusata di stalking nei confronti dei genitori della piccola: In un solo giorno, avrebbe chiamato Kate McCann oltre 60 volte, rivolgendosi a lei come “mamma”.
A cura di Biagio Chiariello
26 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Julia Wandelt, la giovane polacca che per anni ha affermato di essere Madeleine McCann, è scoppiata in lacrime quando la giuria le ha comunicato che esistono prove scientifiche che dimostrano al 100% che non è lei la bambina scomparsa il 3 maggio del 2007 in Portogallo. Urlando “no” in polacco, si è allontanata verso il fondo dell’aula, dove è stata consolata dalla sua coimputata Karen Spragg, 61 anni, anch’essa accusata di stalking ai danni dei genitori di Madeleine, Kate e Gerry McCann.

Il processo si svolge a Leicester e riguarda decine di episodi di contatti indesiderati, telefonate, email e visite non autorizzate alla casa dei McCann nel Leicestershire. In un solo giorno, Wandelt avrebbe chiamato Kate McCann più di 60 volte, rivolgendosi a lei come “mamma” e sostenendo di ricordare la notte del rapimento di Madeleine. La donna ha inviato messaggi e foto anche a Amelie McCann, la sorella minore della bambina scomparsa, chiedendo insistentemente un test del DNA per dimostrare la sua identità.

Secondo l’accusa, Wandelt ha perseguitato i McCann per oltre due anni, usando telefonate, messaggi e visite dirette, e ha cercato di convincere chiunque volesse ascoltarla di essere Madeleine. Avrebbe persino utilizzato strumenti di intelligenza artificiale, come ChatGPT, per rafforzare le sue affermazioni, adattando le informazioni quando non corrispondevano alla realtà.

In alcuni messaggi, la donna affermava di avere “gli stessi lineamenti del viso e lo stesso spazio tra i denti” della bambina scomparsa. In un messaggio a Kate McCann diceva:

“Non rinunciare a tua figlia. Io non sono pazza, voglio solo sapere la verità.”

E ad Amelie scriveva:

“So che probabilmente non mi risponderai, ma devo provare. Sono la ragazza diventata virale dicendo di essere Madeleine McCann. Ti prego, fai un test del DNA con me, io lo pago.”

Il pubblico ministero Michael Duck ha spiegato alla giuria che, nonostante le convinzioni della donna, nessuna prova scientifica supporta le sue affermazioni. Madeleine è figlia naturale di Kate e Gerry McCann e Julia Wandelt non ha alcun legame genetico con loro.

Il procuratore ha sottolineato anche l’impatto devastante sui genitori di Madeleine: da oltre 17 anni vivono sotto i riflettori e continuano a essere oggetto di teorie complottiste e molestie, a cui Wandelt e Spragg hanno contribuito con la loro ossessione.

Il processo, che durerà tre settimane, si concentra sull’ossessione e sul comportamento persecutorio della 24enne polacca, che ha cercato più volte di convincere i McCann della sua falsa identità, causando loro “grave allarme e sofferenza”, secondo l’accusa.

26 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views