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Polmonite misteriosa in Cina, c’è la seconda vittima. Casi anche in Giappone e Thailandia

In Cina è morta una seconda persona a causa dell’epidemia di polmonite che pare essere stata causata da un coronavirus simile a quello della Sars. La vittima è un uomo di sessantanove anni morto a Wuhan che si era ammalato a fine dicembre. Registrati anche un caso in Giappone e due in Thailandia.
A cura di Susanna Picone
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C’è una seconda vittima della misteriosa polmonite che ha colpito diverse persone a Wuhan, nel centro della Cina. Si tratta di un uomo di sessantanove anni che era stato ricoverato in ospedale con danni a diversi organi e una funzione renale anormale. Si era ammalato il 31 dicembre scorso e le sue condizioni erano peggiorate il 4 gennaio, con tubercolosi polmonare e danneggiamento delle funzioni di diversi organi. Il decesso risale al 15 gennaio. La prima vittima del virus era stato un uomo di sessantuno anni che era risultato positivo ai test. L’epidemia pare essere stata causata da un coronavirus simile a quello della Sars. Alla mezzanotte del 15 gennaio risultano in totale 41 casi segnalati. Oltre alle due vittime, 5 pazienti versano in condizioni critiche, mentre 12 sono stati dimessi dagli ospedali.

Anche in Giappone una persona infetta e due casi in Thailandia – Anche in Giappone un uomo è stato infettato (aveva di recente fatto un viaggio a Wuhan) e in Thailandia c'è stato un secondo caso di contagio, una turista cinese di settantaquattro anni. La donna, arrivata da Wuhan, è stata ricoverata in ospedale a Bangkok: ha una polmonite legata al misterioso coronavirus, ma le sue condizioni stanno migliorando. Altro l'altro caso registrato in Thailandia riguardava una turista cinese. Intanto la Thailandia ha rafforzato i controlli nei suoi aeroporti in vista dell'avvicinarsi del capodanno cinese, un periodo in cui arrivano anche più di mille viaggiatori al giorno da Wuhan.

Casi collegati a un mercato del pesce di Wuhan – Sulla natura del misterioso virus ancora non ci sono certezze. È stato notato solo che molte delle persone ammalate avevano frequentato il mercato del pesce di Wuhan, dove vengono anche venduti animali vivi e cacciagione. Il primo pensiero delle autorità sanitarie è stato dunque un possibile nuovo virus trasmesso dagli animali selvatici. L'Oms ha spiegato che resta ancora molto da capire sul nuovo coronavirus, sulle modalità di trasmissione e le caratteristiche cliniche, ma anche sulla fonte del contagio e le potenzialità di diffusione.

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