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Misteriosa Epidemia di polmonite virale in Cina: registrato primo decesso

A dare notizia del decesso sono state le autorità di Pechino spiegando che l’uomo è uno dei pazienti coinvolti dai casi di polmonite virale registrati a partire da dicembre dal focolaio individuato a Wuhan. Intanto proseguono le indagini scientifiche e di laboratorio per identificare l’esatto ceppo del virus.
A cura di Antonio Palma
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Come si era temuto fin dal primo momento, purtroppo c’è un primo morto per la misteriosa epidemia di polmonite virale che da alcune settimane sta interessando la Cina e impensierendo anche gli altri Pesi asiatici vicini dove è scattata l’allerta massima negli aeroporti. A dare notizia del decesso sono state le autorità di Pechino spiegando che l’uomo è uno dei pazienti coinvolti dai casi di polmonite virale registrati a partire da dicembre dal focolaio individuato a Wuhan, nell'Hubei, provincia della Cina Centrale. L’uomo era uno dei pazienti più gravi ricoverati in ospedale a seguito di malesseri fatti risalire poi alla misteriosa epidemia di polmonite virale.

Dal dicembre scorso sono 59 i casi di persone colpite dalla malattia che i ricercatori cinesi hanno identificato con un nuovo tipo di coronavirus. Tra di loro sarebbero almeno sette le persone in condizioni giudicate gravi, mentre due sarebbero già state dimesse. Nonostante il decesso, le autorità sanitarie di Wuhan tengono a sottolineare che l’epidemia è sotto controllo visto che non sono stati rilevati nuovi casi della malattia dal 3 gennaio scorso.

Intanto proseguono le indagini scientifiche e di laboratorio per identificare l’esatto ceppo del virus che ha scatenato l’epidemia, la probabile sorgente e il meccanismo di trasmissione. L'infezione al momento è stata attribuita a un nuovo tipo di microrganismo virale che i ricercatori non sono ancora riusciti a identificare ma che apparterrebbe alla stessa famiglia della Sars, la terribile epidemia che tra il 2002 e il 2003 ha uccise oltre 700 persone tra Cina e Hong Kong. “Non abbiamo informazioni sufficienti per valutare la gravità del rischio” ha confermato anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Al momento l’unico indizio è che molte delle persone ammalate avevano frequentato il mercato del pesce di Wuhan dove vengono venduti animali vivi e cacciagione.

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