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“Polmonite Kazakistan più pericolosa del Covid”. Astana e Oms smentiscono: “Fake news”

L’ambasciata cinese mette in allerta contro un “nuovo virus” dall’altissimo tasso di mortalità nell’ex Repubblica sovietica. Ma le autorità kazake smentiscono: “Nessuna nuova epidemia in corso. Solo pazienti che presentano i sintomi del Covid-19, ma risultano negativi al tampone”. E l’Organizzazione mondiale per la Sanità conferma.
A cura di Biagio Chiariello
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La Cina ha lanciato l'allarme per una presunta misteriosa nuova polmonite che si starebbe diffondendo in Kazakistan, ma la notizia è stata prontamente smentita dalle autorità kazake e la stessa Pechino ha poi fatto mezzo passo indietro cancellando dal comunicato la parte secondo cui la supposta nuova malattia avrebbe “un tasso di mortalità molto più alto del Covid-19”. Allo stesso tempo,l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha gettato acqua sul fuoco e da Ginevra il responsabile del programma emergenze, Mike Ryan, ha sottolineato che la situazione è “sui radar” dell'Oms e soprattutto che “la traiettoria in salita del Covid-19” in Kazakistan “suggerisce che molti di questi casi siano in realtà casi di Covid-19 non diagnosticato”.

Kazakistan e Oms smentiscono Cina

Giovedì 9 luglio, i funzionari dell'ambasciata ad Astana hanno avvisato i residenti che la “polmonite non identificata” avrebbe “ucciso oltre 1.700 persone” in Kazakistan, compresi diversi cittadini cinesi, secondo la CNN. "Il tasso di mortalità di questa malattia è molto più alto rispetto al nuovo coronavirus", si legge sul sito internet dell'ambasciata cinese in Kazakistan. Stando a Pechino, la malattia si sarebbe diffusa nelle province di Atyrau, Aktobe e Shymkent. Oggi però il ministero della Salute kazako ha respinto al mittente le dichiarazioni dell'ambasciata cinese, ma con molta diplomazia, cioè senza tirare in ballo la rappresentanza di Pechino e puntando semmai il dito contro non meglio precisati “media cinesi”, rei – a suo avviso – di aver pubblicato “questa informazione” che «non corrisponde alla realtà”.

"Sono altri casi di Covid 19"

Le autorità sanitarie di Nur-Sultan sostengono di aver registrato come polmoniti dei casi in cui i pazienti presentavano sintomi simili a quelli del Covid-19 ma risultavano poi negativi ai test sul nuovo coronavirus: una pratica che, secondo il ministero della Salute kazako, è in sintonia con le linee guida dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. Proprio l'Oms è in sintonia col Kazakistan e in un chiarimento inviato all'agenzia France Presse spiega che le indicazioni delle autorità di Nur-Sultan “suggeriscono” che i casi di polmonite “non sono da classificare come casi di una malattia sconosciuta”. Molto più probabilmente si tratta di Covid 19, dato che recentemente si è verificato un forte aumento dei contagi nel Paese, con oltre 10.000 casi diagnosticati nell'ultima settimana, ha detto Mike Ryan. “L'OMS sta ora esaminando l’attendibilità dei test condotti e se alcuni di questi casi di polmonite non specificati siano dovuti a risultati di test falsi negativi per Covid 19”, ha affermato.

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