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Perdita di sangue e di peso ma per i medici non è grave: mamma di 45 anni è in fin di vita

La storia di Rachel Thomas, mamma gallese di 45 anni, che ha scoperto di avere un tumore aggressivo all’utero dopo che i medici le avevano detto che si trattava di un fibroma innocuo. Dopo un primo intervento, il cancro è tornato, questa volta alla spina dorsale e una ulteriore operazione la lascerebbe paralizzata: “Se avessero capito in tempo la situazione, avrei avuto il mio lieto fine”.
A cura di Ida Artiaco
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Quella che per i medici era una massa innocua si è rivelata essere un tumore maligno e molto aggressivo e ora Rachael Thomas, mamma di 45 anni di 3 ragazzi di Newport, in Galles, lotta tra la vita e la morte. Una notizia che ha lasciato tutta la sua famiglia sotto choc. Nessuno avrebbe mai immaginato che quando lo scorso novembre è stata operata per la rimozione di un semplice fibroma sarebbe iniziato un vero e proprio calvario. La donna aveva perso nei due mesi precedenti molto peso, ma i dottori le dissero di non preoccuparsi. Sottoposta ad un intervento chirurgico, hanno poi scoperto che aveva un cancro ad uno stadio avanzato, e soltanto la scorsa settimana ulteriori accertamenti hanno confermato che la malattia sta crescendo ancora, con metastasi alla spina dorsale.

"La massa si trova ora in una zona della colonna vertebrale che è difficile da operare, perché potrebbe lasciarmi paralizzata", ha raccontato Rachel al Daily Mail, aggiungendo di essere "molto arrabbiata con i medici per non aver capito in tempo che la situazione era così drammatica". Da circa un anno, la donna era in lista d'attesa per la rimozione di un fibroma, crescite non cancerose di tessuti connettivi che si sviluppano generalmente intorno all'utero. "Stavo aspettando un normale controllo di routine. Poi alla fine dell'estate, ho cominciato ad avere delle importanti perdite di sangue e ho capito che non potevo più aspettare. La situazione è ulteriormente peggiorata quando ho cominciato a perdere appetito e molto peso, al punto che persino i miei ragazzi ne erano spaventati". Tuttavia, i medici continuavano a rassicurarla. "Non mi vedevano come una priorità in quel momento", ha sottolineato ancora.

Fin quando quella massa non è cresciuta a tal punto da pensare di portare un bambino in grembo. "Era diventato visibile a tutti – ha continuato Rachel -. Sembravo incinta di sei mesi". Nei mesi successivi è stata ricoverata per ben due volte e trattata per sepsi. "Mi ero deteriorata. Gli amici che venivano a farmi visita credevano che non mi avrebbero mai più rivisto". È stato a quel punto che i medici hanno scoperto il tumore, dalla grandezza di ben 14 centimetri, e le hanno asportato l'utero. Ma il suo inferno non è finito qui: per i medici, una volta completata l'operazione, Rachel non avrebbe dovuto sottoporsi ad alcun trattamento di radio o chemioterapia, ma poi sono comparsi altri dolori, come mal di schiena e mal di gambe. Tornata in ospedale, ha scoperto qualche settimana fa che il cancro è ritornato. "Se avessero agito prima, non saremo arrivati a questo punto. Ho iniziato il 2 marzo la radio e se la massa si restringe c'è la possibilità che mi operino. Ho voluto condividere la mia storia sui social network per mettere in guardia tutte le donne che si trovano nella mia situazione. Non sottovalutate alcun sintomo. Io cerco di rimanere positiva. Voglio il lieto fine";

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