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Perché il governo di Boris Johnson rischia di cadere

Dopo le dimissioni di alcuni ministri chiave del suo governo, Boris Johnson è a rischio. Pesano gli scandali che hanno coinvolto il premier in questi mesi.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Aggiornamento: Si dimette un altro ministro ministro di primo piano del governo Tory, Michael Gove, che solo ieri aveva confermato il suo appoggio. Oggi, secondo quanto riportato dalla Bbc, avrebbe fatto sapere di ritenere che a questo punto Johnson dovrebbe dimettersi. 

L'esperienza di Boris Johnson come primo ministro potrebbe essere finita. Nel Regno Unito – a suon di scandali – sembra essersi giocato tutte le sue carte e ora, uno dopo l'altro, molti dei suoi stanno saltando giù dalla nave del premier, che cola a picco. Oggi Johnson è atteso davanti alle commissioni parlamentari britanniche, il giorno dopo le dimissioni di due suoi ministri chiave: quello delle Finanze Rishi Sunak e quello della Salute Sajid Javid. L'addio, più che polemico, ha ricevuto una rapida risposta da parte di Johnson: "Mi mancherete", ha scritto ai suoi ministri, provvedendo in poche ore a nominare immediatamente i sostituti.

Johnson continua a escludere le sue dimissioni, ma quest'ultimo colpo alla sua credibilità – e a quella del suo governo – potrebbe essere quello decisivo. Pesano gli scandali degli ultimi mesi, a partire dai party organizzati durante il periodo più difficile della pandemia di Covid, con le restrizioni che lo impedivano – il cosiddetto partygate – e per finire con l'ultima notizia che ha fatto scalpore: il caso di Chris Pincher, vice capogruppo dei Tory, rimosso dal suo incarico dopo essere stato denunciato per molestie sessuali. Il premier ha detto di aver già ricevuto lamentele su di lui in passato, ma di averle dimenticate. Poi si è scusato ufficialmente per l'errore, come fatto per la questione partygate.

Già un mese fa Johnson aveva rischiato grosso, quando al voto di fiducia aveva ottenuto 211 sì e 148 no. In quell'occasione 54 deputati conservatori avevano scritto una lettera di sfiducia nei suoi confronti. È inevitabile che il malumore continui ad aumentare e ora, scandalo dopo scandalo, le dimissioni dei ministri rischiano di essere solo l'inizio di un effetto domino. Al momento gli altri hanno confermato – più o meno pubblicamente – di essere ancora con lui. Ma sembra una fiducia a tempo. Insomma, Johnson rischia davvero. Le scuse non bastano più.

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