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Ordina panino vegano ma era contaminato dal latte, Celia si accascia in strada e muore: risarcimento milionario

Quel panino vegano conteneva tracce di latte che si sono rivelate fatali per la 43enne britannica. Per questo ora la famiglia della donna ha ricevuto un risarcimento di 1,2 milioni di sterline.
A cura di Antonio Palma
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Durante lo shopping natalizio con marito e figli, aveva ordinato un panino rigorosamente senza latticini essendo allergica al latte ma Celia Marsh, 42enne britannica madre di cinque figli, è crollata improvvisamente in strada 15 minuti dopo aver mangiato quel sandwich in preda a un devastante shock anafilattico che l’ha uccisa. Come hanno scoperto le successive indagini, quel panino vegano conteneva tracce di latte che si sono rivelate fatali. Per questo ora la famiglia della donna ha ricevuto un risarcimento di 1,2 milioni di sterline.

La tragedia risale al dicembre 2017 mentre la donna si trovava a Bath per fare shopping. Per mangiare aveva scelto un panino vegano etichettato come senza latticini ma in realtà non sapeva che il sandwich era contaminato dalle proteine ​​del latte. La 42enne ha iniziato a sentirsi male 15 minuti dopo ed è crollata a terra in strada. Nonostante l'aiuto di un soccorritore di passaggio e l’intervento di un’ambulanza che l’ha trasportata d'urgenza in ospedale, la donna è morta mezz'ora dopo il suo ultimo pasto.

Secondo la famiglia, consapevole della sua allergia, quel giorno aveva fatto il giro dei locali alla ricerca di un pranzo che fosse sicuro prima di optare per quel panino. Come stabilito dal coroner, però, la sua morte è stata causata proprio dal sandwich contaminato dal latte nonostante fosse contrassegnato come “senza latticini”.  Il produttore dello yogurt senza lattosio era in possesso di documenti che segnalavano il rischio, ma tale rischio non era stato segnalato sul panino.

Sulla base di questo giudizio, il marito nel 2022 aveva presentato una richiesta di risarcimento all'Alta Corte per conto della sua famiglia contro la catena di caffetterie e il produttore del panino. Una richiesta che ha avviato un lungo iter processuale che, dopo trattative extragiudiziali, si è concluso con un risarcimento totale di 1,25 milioni di sterline. Ieri infatti gli avvocati hanno rivelato in tribunale che la famiglia ha deciso di raccogliere l’ultima offerta per risolvere la controversia fuori dall’aula.

L’accordo è stato confermato anche dall’azienda che ha prodotto il panino e che ha dichiarato: “Possiamo confermare che abbiamo contribuito a un accordo con la famiglia di Celia Marsh. Pur sapendo che questo non compenserà mai la morte di Celia, volevamo fare la nostra parte per risolvere la situazione e aiutare la famiglia a superare questa tragedia". Il gruppo sarà responsabile del 25 percento del pagamento, mentre l’assicurazione della catena di ristoranti che lo ha venduto si occuperà del resto.

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