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Ondata di caldo record in Brasile, a Rio de Janeiro 62.3 gradi percepiti: “Sembra di stare in un forno”

L’ondata di caldo anomalo che in questi giorni ha interessato il Brasile ha fatto registrare a Rio de Janeiro una temperatura percepita di 62.3°C, il livello più alto mai registrato dal 2014. “Un caldo così non l’avevo mai sentito, anche se sono 5 anni che sto qui”, ha raccontato a Fanpage.it Sara, 31enne italiana che dal 2019 vive e lavora nella metropoli brasiliana.
A cura di Eleonora Panseri
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Un'ondata di caldo anomalo nei giorni scorsi ha interessato il Brasile facendo registrare una temperatura percepita di 62.3°C a Rio de Janeiro, mentre minacciava pioggia nel sud del Paese. Si tratta del livello più alto mai registrato nella metropoli dal 2014, quando sono iniziate le misurazioni da parte del sistema Alerta Rio.

"Un caldo così non l'avevo mai sentito, anche se sono 10 anni che conosco Rio e 5 che ci vivo. Già a novembre aveva fatto un caldo pazzesco, quando sono stati registrati 60 gradi, su per giù siamo lì in questi giorni, ma quando l'ho letto mi sono detta: ‘O mio Dio', perché mi ha fatto impressione", ha raccontato Sara, 31 anni, italiana trasferitasi in pianta stabile a Rio de Janeiro dal 2019.

"L'estate qui è sempre molto calda, ma in questi giorni si sente che c'è qualcosa di più, anche se è vero che non siamo passati subito dal fresco al caldo e il corpo un po' ha avuto il tempo per abituarsi – spiega la 31enne – In più, ormai praticamente tutti i brasiliani hanno l'aria condizionata. A casa bisogna tenerla al minimo da mattina a sera perché non si riesce stare senza. Eppure, sia novembre che in questi giorni, nonostante io tenga l'aria condizionata davvero a palla, sento proprio che l'ambiente rimane caldo e continui a sudare, non si riesce a stare bene nemmeno con i mezzi che dovrebbero aiutare".

Sara, 31 anni, italiana a Rio de Janeiro
Sara, 31 anni, italiana a Rio de Janeiro

Ieri, domenica 17 marzo, con una temperatura massima reale di 42°C, la temperatura percepita è salita ai massimi livelli anche nella zona residenziale del Giardino Botanico, a sud di Rio, privilegiata dalla sua numerosa vegetazione e dove sono stati registrati i 57.7°C percepiti. Emblematiche le spiagge di Ipanema e Copacabana che sono state prese d'assalto. "Quando fa così caldo le persone tendono ad andare in spiaggia perché preferiscono stare in acqua. Ieri ci sono stata ed era davvero piena, piena di gente. Perché in casa a volte fa più caldo, si sente molto la cappa di calore", racconta Sara.

"È un caldo che ti cuoce, come se fossi in un forno, e hai la sensazione di essere sempre stanco. Anche il mio bimbo, che ha 2 anni, s'innervosisce perché, poverino, gioca, si muove e sente caldo. Una cosa positiva però è che la temperature un poco la sera si abbassa, io la percepisco così, cosa che invece non sentivo a novembre, quando il caldo era costante".

Come dice ancora Sara, le autorità fanno presente e danno i soliti consigli: non andare fuori nelle ore di punta, bere molto, evitare l'esposizione prolungata al sole. La 31enne, che lavora in un'agenzia di viaggi, sottolinea anche la grande differenza nell'affrontare queste temperature tra chi vive in Brasile, abituato al grande caldo, e chi viene dall'estero.

"Lavoro nel settore del turismo, ho clienti europei e americani, e noto che soffrono molto. I clienti italiani mi dicono: ‘Come fai? È infattibile!‘. Anche i miei genitori, quando sono venuti a trovarmi, si sono sentiti male. Invece, i carioca (gli abitanti di Rio, ndr) con questo caldo fanno esercizio fisico e vanno a correre anche con queste temperature. Io mi sento male solo a guardarli, non so come facciano!".

"Il tempo ormai è un po' tutto strano – conclude Sara – perché anni fa ricordo che a gennaio e febbraio faceva tanto caldo, ma fino a dicembre si stava bene con la maglietta. Quest'anno invece a novembre ha fatto un caldo mai visto, nei mesi successivi invece ha fatto tanta pioggia e c'era fresco, e ora di nuovo questo caldo. È stata proprio un'estate strana. Ma un po' dappertutto ormai il tempo è pazzo, io sono rientrata in Italia ai primi di agosto ed ero con la felpa".

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