Norvegia: radiazioni 800mila volte sopra la norma dal relitto di un sommergibile nucleare russo

Nei fondali del Mar di Norvegia, a circa 1.700 metri di profondità, giace da trent'anni il relitto del sommergibile nucleare Komsomolets. Sin dagli anni Novanta le autorità hanno condotto spedizioni periodiche per analizzare i livelli di radioattività, ma l'ispezione di quest'anno è stata la prima ad usare un veicolo telecomandato chiamato ‘Aegir6000' per filmare il relitto e prelevare campioni che saranno ulteriormente esaminati.
I campioni prelevati dagli scienziati della missione mostrano livelli di radioattività nel sito fino a 800.000 più alti della norma. A renderlo noto è l'autorità norvegese per la sicurezza nucleare e l'energia atomica: "Si tratta ovviamente di un livello più alto di quello che misuriamo di solito in mare, ma i livelli che abbiamo trovato non sono allarmanti," ha dichiarato la responsabile della spedizione Hilde Elise Heldal dell'Istituto Norvegese di Ricerca Marina che conclude. "I livelli di radioattività si diradano rapidamente a queste profondità e ci sono pochi pesci nell'area".
Secondo il Moscow Times sarebbero stati esaminati tre campioni e quello a più alta radioattività sarebbe stato raccolto nei pressi di un buco per l'aerazione da cui occasionalmente si solleva "una misteriosa nube di polvere". Sempre il Moscow Times afferma che secondo gli scienziati questo buco per la ventilazione potrebbe essere a contatto diretto con il reattore all'interno del relitto e che la contaminazione potrebbe quindi uscire fuori a intermittenza. Il Komsomolets affondò il 7 aprile 1989, dopo che un incendio era divampato a bordo, uccidendo i 42 membri dell'equipaggio.