Nizza, c’era un allarme per attentati con veicoli: sicurezza massima ma non è servita

Da tempo in Francia vige lo stato di emergenza dopo la strage di Parigi del 13 novembre scorso e in tutte le grandi città protagoniste di eventi pubblici si susseguono esercitazioni e prove per possibili attentati terroristici. Anche a Nizza negli ultimi mesi le forze di polizia si erano preparate attivamente per un possibile attacco terroristico ma nulla è servito contro l‘attentato di giovedì sera. Del resto la città richiama grande pubblico in occasione di alcuni eventi, come il carnevale in febbraio e il festival di Cannes. Per questo si era tenuto anche un incontro sulla sicurezza antiterrorismo tra i principali leader del dipartimento delle Alpi marittime e il Ministro dell'interno francese Bernard Cazeneuve. Quest'anno inoltre la città era stata anche una delle sedi per gli europei di calcio.
Proprio per questo l'8 marzo scorso tutte le forze di sicurezza e dei servizi di emergenza avevano realizzato una grande esercitazione antiterrorismo che ipotizzava un attacco con decine di vittime. Particolare attenzione era stata posta anche al rischio proveniente dal mare dopo quanto avvenuto in altri Paesi. Tutte le imbarcazioni che entravano nella baia infatti dovevano essere controllato. Massima attenzione vi era proprio in occasione dei festeggiamenti del 14 luglio con un rafforzamento della sicurezza, ma purtroppo nemmeno questo è servito quando un uomo ha deciso di salire su un camion e travolgere la folla guidando a zig zag per fare quanti più morti possibili.
Un evento drammatico che è costato la vita ad oltre 80 persone e che appare ancora più tragico se si pensa nel rapporto sulle stragi di Parigi, reso noto il giorno prima, i servizi segreti francesi avevano lanciato l'allarme per possibili attentati su veicoli bomba. Nel report, firmato dal direttore dei servizi di sicurezza interna Patrick Calvar, si parlava proprio di soggetti estremisti islamici locali e di possibili attentati terroristici con "veicoli" pieni di esplosivo. Nonostante gli allarmi, all'Europeo di calcio non era accaduto nulla e per questo proprio ieri per il discorso per la festa nazionale, François Hollande, aveva annunciato di non voler rinnovare lo stato di emergenza che terminava il 26 luglio. Una decisione su cui però purtroppo ha dovuto repentinamente fare marcia indietro alla luce del terribile attentato di Nizza