10.671 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Opinioni
Covid 19

Niente vaccini anti Covid per l’Africa: perché è un problema che ci riguarda tutti

Ue e Usa hanno già acquistato abbastanza dosi di vaccino anti Covid per vaccinare due volte ogni suo abitante, ma l’Africa è rimasta senza. E anche con i vaccini, in quasi tutti i Paesi non c’è una logistica, siringhe e medici adeguati per una campagna vaccinale di massa. Un problema loro? Sbagliato. E se non ce ne occupiamo, rischia di essere un guaio per tutti.
10.671 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Nel mondo ci sono un miliardo e mezzo di No Vax di cui non hai mai sentito parlare.
Vivono in Africa, e no, non sono loro che non vogliono vaccinarsi al Covid-19: siamo noi che abbiamo deciso di lasciarli senza. Guardate questa mappa.

Immagine

È la mappa del mondo che si sta vaccinando contro il Covid-19, che sta uscendo dalla pandemia. In verde scuro i Paesi che stanno vaccinando di più, come gli Stati Uniti d'America, il Regno Unito, la stessa Italia. In giallo quelli che hanno appena iniziato, come Messico, Argentina o Arabia Saudita, o quelli grandi come Cina e Russia, dove c'è moltissima gente da vaccinare.  In grigio, infine, ci sono quei Paesi in cui non si ha alcuna notizia di campagne vaccinali in atto.

L’Africa, è tutta grigia. È tutta grigia, e senza vaccini, perché l’Occidente e i Paesi del mondo ricco, si sono presi tutto. L’Unione Europea, da sola  ha già comprato abbastanza dosi per vaccinare per due volte l’intera popolazione del continente. Lo stesso vale per gli Stati Uniti d’America, per il Regno Unito, per l’Australia e per il Cile. Il Canada , addirittura, ha ordinato abbastanza vaccini per vaccinare tutta la sua popolazione per cinque volte.

Immagine

In Africa la situazione è molto diversa. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, solo un quarto di tutti i Paesi africani ha la disponibilità finanziaria per una campagna vaccinale adeguata. E anche dove questa disponibilità esiste, ci sono difficoltà logistiche enormi. Ad esempio, nessun Paese africano ha la possibilità di gestire la catena logistica del vaccino Pfizer Biontech, che dev’essere conservato a meno 80 gradi. E, per il momento, ci sono siringhe abbastanza per vaccinare poco più di un terzo della popolazione africana, così come manca il personale sanitario necessario che inoculi materialmente il vaccino.

Le previsioni più ottimistiche parlano di un 3% della popolazione africana vaccinata entro marzo. E di un 20% della popolazione vaccinata entro il 2021. Questo accadrà – se accadrà – perché Russia e Cina hanno accettato di fornire dosi del loro vaccino a diversi Paesi africani, a patto che la loro popolazione partecipi in massa alla sperimentazione clinica. Succederà in Kenya, Sudafrica, Marocco ed Egitto. Noi vi diamo il vaccino, se voi accettate di diventare le nostre cavie. Non fa una piega.

Immagine

E noi? Noi possiamo voltare la testa dall’altra parte, come facciamo sempre. Possiamo far finta che non sia un problema nostro, anche se sappiamo benissimo che più il virus corre, più muta, e che prima o poi potrebbe arrivare anche da noi una nuova mutazione resistente agli anticorpi. E possiamo pure decidere di alzare muri ancora più alti contro gli africani che ci portano le malattie che noi abbiamo portato loro, negando loro ogni cura.

Però questa pandemia ci ha insegnato una cosa.
Che siamo tutti collegati,
Che se ne esce solo se se ne usciamo tutti.
E che ne usciamo tutti solo con la cooperazione e con la generosità.
Ecco perché il vaccino contro il Covid in Africa è un problema di tutti.
Anche tuo.

10.671 CONDIVISIONI
Immagine
Francesco Cancellato è direttore responsabile del giornale online Fanpage.it e membro del board of directors dell'European Journalism Centre. Dal dicembre 2014 al settembre 2019 è stato direttore del quotidiano online Linkiesta.it. È autore di “Fattore G. Perché i tedeschi hanno ragione” (UBE, 2016), “Né sfruttati né bamboccioni. Risolvere la questione generazionale per salvare l’Italia” (Egea, 2018) e “Il Muro.15 storie dalla fine della guerra fredda” (Egea, 2019). Il suo ultimo libro è "Nel continente nero, la destra alla conquista dell'Europa" (Rizzoli, 2024).
32804 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views