New York, lo scoiattolo assassino terrorizza la città: cinque diversi attacchi segnalati

Scoiattoli assassini a New York. Sembra quasi il titolo di un film horror di serie B – che sul tema, peraltro, esiste già – eppure, stando quanto riportato dal New York Times, uno scoiattolo "insolitamente aggressivo", potenzialmente rabbioso, sta seminando il panico nel Prospect Park di Brooklyn. Il Dipartimento di Salute della Grande Mela ha confermato cinque diversi attacchi avvenuti in tutto il mese di luglio, tra cui una jogger, una bimba di sette anni e un ragazzo che aveva provato solo a nutrire con degli arachidi il famelico roditore. Gli attacchi sono tutti avvenuti nei pressi dell'entrata del parco, tra Parkside e Ocean Avenues, secondo il Times.
La vittima più giovane, Maria Guerrero, ha raccontato la sua triste triste ad ABC 7: "Sembrava uno scoiattolo volante" ha detto. "Mi è salito sul braccio e poi ha cominciato a mordere, ma con me non avevo cibo, non avevo niente!". La piccola sarebbe rimasta “scioccata” dopo l’aggressione e “non vuole più tornare al parco” spiega suo padre. "Questo animale ha mostrato comportamenti estremamente insoliti e stiamo sollecitando chiunque sia stato morso a farsi avanti, anche se le vittime possono essere animali domestici. In questi casi è importante farsi vedere da un medico o, nel caso, da un veterinario", ha detto venerdì un portavoce del Dipartimento di Salute USA. Non è chiaro se l'animale sia affetto da rabbia, ma l'agenzia non vuole sottovalutare alcuna possibilità. "La maggior parte delle morsi di scoiattoli si verificano quando qualcuno cerca di nutrire l'animale", ha aggiunto. "Bisogna tenere sempre una distanza di sicurezza”.
Gli scoiattoli di New York
Chi è stato almeno una volta nella vita a New York, sa che gli scoiattoli sono i veri padroni dei parchi. Non solo a Central Park, ma anche a Union Square o a Washington Square Park, dove c’è un albero e qualcosa da mangiare ci sono loro. Piccoli e carini, ormai più che abituati alla presenza umana, spesso si avvicinino a prendere una nocciolina dalle mani di un newyorchese o di turisti che passa la sua pausa pranzo seduto su una panchina. Ma, a quanto pare, non bisogna sottovalutarli.