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Navalny, la Casa Bianca accusa: avvelenato da “alti funzionari” russi

Il capo della diplomazia americana Mike Pompeo ha detto che l’ordine di avvelenare l’oppositore russo è probabilmente partito da “alti funzionari” del governo russo. La Russia “renda conto dei responsabili”, ha aggiunto. E ancora: “Faremo il possibile per identificare il colpevole”. Il Cremlino respinge ogni accusa.
A cura di Biagio Chiariello
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Ci sarebbe il Cremlino dietro l’avvelenamento di Alexei Navalny. A sostenerlo è Mike Pompeo, capo della diplomazia Usa. Il segretario di Stato americano ha detto che l’ordine di avvelenare l’oppositore russo è probabilmente partito da "alti funzionari" del governo russo. . "Penso che la gente in tutto il mondo veda questo tipo di azioni per quello che sono", ha detto Pompeo intervistato da Ben Saphiro. "E quando si vede il tentativo di avvelenare un dissidente, e che vi siano probabilità concrete che (l'ordine) venga da alti funzionari russi, penso che non sia positivo per il popolo russo, penso che non sia un bene per la Russia". Pompeo ha poi ribadito che la Casa Bianca e tutti i suoi alleati europei vogliono che la Russia “renda conto dei responsabili” e ha aggiunto che gli Usa cercheranno di identificare i colpevoli. “È qualcosa che esamineremo, valuteremo e ci assicureremo di fare ciò che dobbiamo fare per ridurre la probabilità che qualcosa di simile accada di nuovo", ha spiegato Pompeo. Mosca, da parte sua, ha respinto ogni addebito e il presidente Donald Trump la scorsa settimana aveva detto di non avere prove sull'avvelenamento di Navalny.

Nel frattempo Navalny si sta riprendendo in Germania. L’ospedale Charité di Berlino ha scritto in un comunicato stampa che l’oppositore russo, non è più in coma farmacologico e che le sue condizioni stanno migliorando. Navalny ora respira autonomamente senza l’ausilio di ventilatori, e sta rispondendo a stimoli verbali. L’ospedale aggiunge però che “è ancora troppo presto per valutare i potenziali effetti a lungo termine del suo grave avvelenamento”.

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