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Benedetto XVI, il Papa emerito è morto a 95 anni

Morto il papa emerito Benedetto XVI, Joseph Ratzinger aveva 95 anni

“Con dolore informo che il Papa Emerito, Benedetto XVI, è deceduto oggi alle ore 9:34, nel Monastero Mater Ecclesiae in Vaticano”, la dichiarazione del Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni.
A cura di Ida Artiaco
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È morto a 95 anni Joseph Ratzinger. Il papa emerito Benedetto XVI si è spento oggi a Roma, così come confermano fonti del Vaticano.

"Con dolore informo che il Papa Emerito, Benedetto XVI, è deceduto oggi alle ore 9:34, nel Monastero Mater Ecclesiae in Vaticano. Non appena possibile seguiranno ulteriori informazioni". La dichiarazione del Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni.

L'ex pontefice aveva rinunciato al soglio pontificio: è stato il 265mo Pontefice della Chiesa cattolica dal 19 aprile 2005 al 28 febbraio 2013, dopo le "dimissioni" ha lasciato il posto a capo della Chiesa Cattolica a Jorge Bergoglio. Joseph Ratzinger era da tempo malato, ma le sue condizioni di salute si erano aggravate nelle ultime ore tanto che nel corso dell'ultima udienza generale del 2022 papa Francesco aveva chiesto di pregare per lui.

Dalla mattina di lunedì 2 gennaio 2023, il corpo del Papa Emerito Benedetto XVI sarà nella Basilica di San Pietro in Vaticano per il saluto dei fedeli. I funerali di Ratzinger giovedì mattina 5 gennaio alle 9.30: presiederà papa Francesco. Lo ha reso noto la Sala stampa vaticana aggiungendo che il Papa emerito aveva ricevuto mercoledì l'unzione degli infermi.

Morto papa Benedetto XVI, dal sacerdozio alle nomine in Vaticano

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Classe 1927, Joseph Aloisius Ratzinger nacque a Marktl am Inn, in Baviera, terzo figlio di un commissario di gendarmeria, anti-nazista, e di una ex cuoca. Negli anni dell'adolescenza fu iscritto nella Gioventù hitleriana, così come previsto dalla legge in vigore all'epoca, e poi svolse il servizio militare.

Con la fine della Seconda Guerra Mondiale e la sconfitta della Germania, fu identificato come soldato e fu recluso per alcune settimane in un campo degli Alleati vicino a Ulma, come prigioniero di guerra. Venne rilasciato il 19 giugno 1945.

L'anno successivo si iscrisse all'Istituto superiore di filosofia e teologia di Frisinga, dove studiò filosofia e teologia cattolica, e poi nel 1947 si trasferì nel seminario Herzogliches Georgianum di Monaco di Baviera.

Fu ordinato diacono nel 1950 e l'anno successivo, all'età di 24 anni, fu ordinato presbitero assieme a suo fratello maggiore Georg. Docente di teologia fondamentale, dal 1962 partecipò al Concilio Vaticano II, facendo conoscere il suo nome a livello internazionale.

Nel 1977 venne nominato arcivescovo di Monaco e Frisinga da papa Paolo VI e il 28 maggio dello stesso anno ricevette la consacrazione episcopale per mano di Josef Stangl, vescovo di Würzburg.

Poi, nel 1982 si dimise da questa carica in virtù delle nuove disposizioni papali che lo chiamarono a stabilirsi in Vaticano. Papa Giovanni Paolo II, infatti, lo nominò poco dopo la sua elezione a Pontefice prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, presidente della Pontificia commissione biblica e della Commissione teologica internazionale. Dal 1986 al 1992 fu inoltre chiamato a presiedere la Commissione per la preparazione del Catechismo per la Chiesa universale.

L'elezione di Papa Benedetto XVI

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Venerdì 8 aprile 2005, come decano del Sacro Collegio, Ratzinger presiedette i funerali di Giovanni Paolo II. Qualche giorno dopo, il 20 aprile, fu eletto Papa durante il secondo giorno del conclave. Scelse il nome di Benedetto XVI, come ha spiegato in seguito lui stesso, "per riallacciarmi idealmente al venerato pontefice Benedetto XV, che ha guidato la Chiesa in un periodo travagliato a causa del primo conflitto mondiale".

"Dopo il grande papa Giovanni Paolo II, – disse durante il suo primo discorso ufficiale durante la benedizione Urbi et Orbi – i signori cardinali hanno eletto me, un semplice ed umile lavoratore nella vigna del Signore. Mi consola il fatto che il Signore sa lavorare ed agire anche con strumenti insufficienti e soprattutto mi affido alle vostre preghiere. Nella gioia del Signore risorto, fiduciosi nel suo aiuto permanente, andiamo avanti. Il Signore ci aiuterà e Maria sua Santissima Madre, starà dalla nostra parte. Grazie".

Il suo pontificato è durato 8 anni, caratterizzati da un frequente richiamo alla tradizione. In uno dei primi atti del suo pontificato, ad esempio, discutendo dell'utilizzo della lingua latina, in sintonia con le direttive del Concilio Vaticano II, ne viene raccomandato l'uso durante le "grandi celebrazioni" che avvengono nel corso degli incontri internazionali, a eccezione delle letture, dell'omelia e della preghiera dei fedeli.

Ribadì, inoltre, più volte il no agli atti che vanno contro la morale sessuale cattolica: stupro, prostituzione, pornografia, fornicazione, adulterio, atti omosessuali, masturbazione e contraccezione, nonché qualsiasi pratica sessuale che "si proponga come scopo o come mezzo, di impedire la procreazione".

L'11 maggio 2006, rivolgendosi ai partecipanti a un congresso internazionale dell'Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia, riaffermò che la "differenza sessuale" di un uomo e una donna "ha come fine un'unione aperta alla trasmissione della vita", invitando "ad evitare la confusione tra il matrimonio e altre unioni basate su un amore debole. Solo l'amore tra uomo e donna è capace di costruire una società casa di tutti gli uomini".

Le dimissioni nel 2013

Nel febbraio del 2013 Benedetto XVI ha annunciato la sua rinuncia al ministero petrino, lasciando spazio alla convocazione di un conclave per l'elezione del suo successore, come previsto dalla costituzione apostolica Universi Dominici Gregis.

La notizia della decisione, maturata come lui stesso ha spiegato nel corso del tempo, è stata comunicata dal papa in latino durante il concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto e di altri tre beati, provocando un vero e proprio terremoto all'interno della Chiesa Cattolica.

La sede è rimasta vacante fino al 13 marzo 2013, quando il conclave elesse l'argentino Jorge Bergoglio, che prese il nome di papa Francesco.

Il ritiro a vita privata e gli ultimi anni

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Intanto Ratzinger, che aveva espresso la volontà di risiedere nella Città del Vaticano, nel monastero Mater Ecclesiae, ha assunto il titolo ufficiale di "sommo pontefice emerito" o "papa emerito", continuando a mantenere il trattamento di "Sua Santità". Poche da allora sono state le occasioni di vederlo in pubblico, quasi sempre vicino al suo successore.

Nel giugno del 2020, per la prima volta dal ritiro dalle scene pubbliche, Ratzinger ha effettuato un viaggio internazionale con destinazione Ratisbona, per dare l'ultimo saluto al fratelli Georg, gravemente ammalato e che sarebbe morto di lì a poco.

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