38 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Metà Oklahoma è dei nativi americani: sentenza storica della Corte Suprema americana

Storica sentenza quella emessa dalla Corte Suprema degli Stati Uniti che di fatto potrebbe ora stravolgere il sistema giudiziario nell’area impedendo alle autorità statali di perseguire i nativi americani. La decisione, presa con 5 voti a favore e 4 contrari stabilisce che gran parte dell’Oklahoma orientale rientra in una riserva indiana.
A cura di Antonio Palma
38 CONDIVISIONI
Immagine

Metà dello stato dell'Oklahoma è dei nativi americani e quindi il territorio deve essere riconosciuto come riserva indiana a tutti gli effetti anche per quanto riguarda la giurisdizione del sistema penale. È questa la storica sentenza emessa dalla Corte Suprema degli Stati Uniti che di fatto potrebbe ora stravolgere il sistema giudiziario nell'area impedendo alle autorità statali di perseguire i nativi americani. La decisione, presa con 5 voti a favore e 4 contrari, infatti è scaturita valutando proprio il caso giudiziario di un nativo americano della tribù dei Seminole, Jimcy McGirt,  che è accusato dalle autorità statali dell’Oklahoma di abusi sessuali su un minore. L'uomo aveva fatto ricorso all'alta corte americana sostenendo che i presunti reati contestati sono avvenuti all’interno dei confini storici del territorio della sua tribù e quindi di fatto fuori dalla giurisdizione dello stato.

Anche se per ora i risvolti e l'applicabilità di questa sentenza sono ancora tutti da chiarire, si tratta sicuramente di una delle vittorie legali più grandi per i nativi americani negli ultimi decenni. Fondamentale per la sentenza emessa giovedì è stato il voto del giudice Neil Gorsuch, annoverato tra i conservatori che però ha votato insieme ai colleghi progressisti. "Visto che il Congresso non ha dichiarato altro dai trattati  con i nativi, stabiliamo che il governo rispetti la parola data", ha spiegato Gorsuch annunciando la decisione secondo la quale gran parte dell'Oklahoma orientale rientra in una riserva indiana.

Le implicazioni di questa decisione però potrebbero essere pesanti da amministrare visto che l'ampia porzione dell'Oklahoma considerata terra indiana comprende anche gran parte di Tulsa, la seconda città più grande dello stato. Secondo molti giuristi il rischio è che vegano messe  in dubbio centinaia di condanne statali nei confronti di nativi americani fin qui emesse senza trascurare le possibili implicazioni per quanto riguarda la tassazione, la suddivisione in zone e altre funzioni del governo.

Molti di questi problemi potrebbero essere superati ora solo attraverso i negoziati tra le autorità statali e federali e le cinque tribù di nativi americani in Oklahoma. Intanto i leader delle tribù locali, salutando la decisione come una grande vittoria, hanno assicurato che collaboreranno con le autorità statali e federali per il coordinamento della sicurezza pubblica all'interno della riserva.

38 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views