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Guerra in Ucraina

Russia-Ucraina, Medvedev minaccia: “Svezia e Finlandia nella Nato? Risponderemo con missili nucleari al confine”

Se Svezia e Finlandia entreranno nella Nato, dice l’ex presidente russo Medvedev, la Russia risponderà disponendo missili nucleari al confine. “Salterebbe lo stato non nucleare del Baltico – scrive su Telegram – ma lo avete voluto voi”
A cura di Gabriella Mazzeo
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"Molto presto, forse entro l'estate, il mondo diventerà "più sicuro": Svezia e Finlandia stanno discutendo la possibilità di entrare a far parte della Nato". Lo ha scritto Dmitrij Anatol'evič Medvedev, ex presidente russo e vicepresidente del Consiglio di sicurezza del Cremlino, sul suo canale Telegram. Un messaggio dai toni ironici che punta il dito contro l'Alleanza e minaccia la stabilità dell'Europa qualora la Nato decidesse di aprire effettivamente le sue porte alla Finlandia e alla Svezia. "L'alleanza è pronta ad accoglierle e nel minor tempo possibile, riducendo all'osso le procedure burocratiche. Gli Stati Uniti ora aprono le porte a tutti, basta bussare timidamente. Cosa significa? Che la Russia avrà più nemici ufficialmente registrati".

L'ex presidente russo ha affermato che l'unica reazione possibile per la Russia è una risposta "a mente lucida e fredda", ossia una disposizione di armi nucleari al confine per tutelare la Federazione Russa. "Quanti Paesi ci sono nella Nato? Due paesi in più, nel complesso, non sono così importanti. Se Svezia e Finlandia aderiranno alla Nato, la lunghezza dei confini divisi dal nostro Paese con l'Alleanza saranno più che raddoppiati. Questi confini oltre dovranno essere rafforzati: bisognerà disporre truppe via terra e nelle acque del Golfo di Finlandia. In questo caso non potremmo più parlare di uno status non nucleare del Baltico: l'equilibrio deve essere ripristinato. Finora la Russia non ha adottato tali misure e non le avrebbe adottate, ma se saremo costretti possiamo dire di non aver agito per primi. Lo hanno voluto loro".

Secondo Medvedev, inoltre, l'invasione dell'Ucraina non è "una motivazione sufficiente per allargare l'Alleanza". "Non ha senso sostenere che se non fosse stato per l'operazione speciale in Ucraina, la questione dell'adesione di Paesi neutrali alla Nato non si sarebbe sollevata. Questo non è vero. Sono già stati fatti tentativi per trascinarli nell'Alleanza. In secondo luogo, non abbiamo controversie territoriali con questi Paesi come le abbiamo con l'Ucraina. L'opinione pubblica in Svezia e Finlandia è divisa a metà grazie al massimo sforzo dei propagandisti locali: nessuna persona sana di mente vuole prezzi e tassi più alti, oltre che maggiori tensioni lungo i confini. Nessun vuole armi nucleari a poca distanza da casa. Speriamo che nonostante la propaganda vinca ancora la mente dei nostri vicini del Nord. Altrimenti, come si suol dire, "lo avete voluto voi" "

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