Marò, Massimiliano Latorre ritornerà in Italia per 4 mesi. C’è l’ok dell’India
La Corte suprema indiana ha dato l’ok alla richiesta di rientro in Italia del marò Massililiano Latorre, per consentire un suo “più rapido e completo ristabilimento”, come ne avevano chiesto i legali, a seguito del malore che ne ha reso necessario il ricovero ospedaliero a New Delhi. Il fuciliere, però, dovrà firmare una garanzia scritta "non ambigua e non equivoca", garantendo così il ritorno in India al termine dei 4 mesi concessi. Garanzia che – si è appreso – sarà presentata oggi stesso. I giudici indiani avevano chiesto un parere al governo, che aveva annunciato di "non opporsi" ad un rientro per motivi di salute.
Il malore di Latorre
Massimiliano Latorre era stato colpito da una ischemia nel pomeriggio del 31 agosto a New Delhi, dopo che il marò era andato all'aeroporto indiano ad accogliere la compagna Paola Moschetti con la quale era rientrato nella sua residenza che si trova all'ambasciata d'Italia a New Delhi. Immediati i soccorsi e il trasferimento al pronto soccorso, dove il militare è stato sottoposto ad una tac che ha evidenziato "un grumo di sangue nel cervello" che aveva provocato un attacco ischemico transitorio (Tia). La notizia era stata presa in malo modo dalla figlia: “Ma voi Italia di me..a fateli stare lì un altro pò!”, “Italia mi fai schifo” aveva scritto Giulia su Facebook . "Vi preoccupate di portare qui gli immigrati che bucano le ruote perché vogliono soldi e non vi preoccupate dei vostri fratelli che combattono per voi, e alcuni perdono la vita", aveva aggiunto la ragazza. Latorre si trova trattenuto in India da più di due anni con l’accusa di aver ucciso due pescatori scambiati per pirati, insieme al commilitone Salvatore Girone.