Marò, chiesto il rimpatrio di Massimiliano Latorre dopo il malore
Gli avvocati di Massimiliano Latorre, il marò fermato in India insieme a Salvatore Girone per l’uccisione di due pescatori indiani nel febbraio 2012, hanno presentato alla Corte suprema indiana una richiesta per il rientro in patria del fuciliere di marina, si apprende in ambienti del ministro della Difesa, “per consentire un suo più rapido e completo ristabilimento” a seguito del malore che ne ha reso necessario il ricovero in ospedale a New Delhi. Una prima udienza è in calendario per lunedì prossimo, ed è ipotizzabile che una decisione possa arrivi nel giro di alcuni giorni.
Il malore di Latorre e la rabbia della figlia su Facebook
Mercoledì 3 settembre il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, aveva dichiarato “insostenibile” la situazione dopo l’ischemia che aveva colpito Latorre lo scorso 1° settembre. Nei giorni successivi su Facebook era esplosa la rabbia della figlia del marò, Giulia: “Che bella notizia… Mio padre ha l’ischemia. Purtroppo le belle notizie non ci sono mai, solo notizie del ****”. E aveva aggiunto: ”Sì, è vero, mio padre sta in ospedale perché non sta bene ed ha avuto una mancanza. Ma voi Italia di merda fateli stare lì un altro po’! Vi preoccupate di portare qui gli immigrati che bucano le ruote perché vogliono soldi e non vi preoccupate dei vostri fratelli che combattono per voi, e alcuni perdono la vita. Italia mi fai schifo”. Sulla questione era intervenuto anche Alessandro Girone, fratello di Salvatore: “Sono in contatto con mio fratello da ieri sera, da quanto è accaduto il fatto. Lui mi ha detto chela situazione è abbastanza seria: Massimiliano ha avuto un ictus in una zona profonda del cervello”, aveva riferito all’ANSA in merito alle condizioni di salute del fuciliere tarantino.