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Massimiliano Lucietti, ucciso con un colpo alla nuca: chiesta l’archiviazione, il caso rimane un giallo

A un anno e mezzo dalla scomparsa del 24enne Massimiliano Lucietti, morto in un bosco di Celledizzo (Trento), il pubblico ministero ha firmato la richiesta di archiviazione.
A cura di Davide Falcioni
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I due cacciatori morti a 24 ore di distanza
I due cacciatori morti a 24 ore di distanza

Davide Ognibene, pubblico ministero della Procura di Trento, ha firmato la scorsa settimana la richiesta di archiviazione dell'inchiesta sulla morte di Massimiliano Lucietti, il cacciatore di 24 anni ucciso da un colpo di fucile nei boschi di Celledizzo, in Trentino, il 31 ottobre del 2022. Il ragazzo era stato trovato senza vita dall'ex guardia forestale Maurizio Gionta, di 59 anni, che si era suicidato negli stessi boschi 24 ore dopo il ritrovamento e che, poco prima di morire, aveva lasciato un biglietto in cui aveva chiesto di non essere incolpato per il decesso del 24enne.

Una doppia tragedia che aveva profondamente scosso tutta la cittadina di Peio, di cui Celledizzo è una frazione. Le indagini eseguite della Procura e la perizia del Ris non hanno infatti permesso di individuare chi sia stato a sparare al cacciatore. I carabinieri hanno presentato una relazione finale delle indagini dopo aver ricevuto le analisi che il Ris di Parma ha effettuato su diverse armi da fuoco che erano state esaminate, appartenenti a vari cacciatori della zona. Stando a quanto emerso, tuttavia, nessuna di queste armi è quella che ha sparato, tanto meno quella di Gionta, nonostante la potenziale compatibilità. A un anno e mezzo di distanza dai fatti, dunque, la doppia tragedia del borgo trentino è ancora avvolta nel mistero.

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La doppia tragedia

Massimiliano Lucietti, 24 anni, venne trovato morto nel bosco a Celledizzo. A ucciderlo un colpo di fucile alla testa. L'allarme venne lanciato la mattina del 31 ottobre. Poco prima il giovane era uscito a caccia e il corpo venne trovato da altri cacciatori. La procura fin dall'inizio aprì un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti.

Il giorno dopo di questa tragedia, sempre a Celledizzo venne rinvenuto il corpo senza vita anche del cacciatore di 59 anni, Maurizio Gionta, che per primo aveva trovato il giovane morto.

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