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Marò, l’India risponde: “Italiani pensano che siamo una repubblica delle banane”

Ieri l’annuncio del ministro Terzi: Latorre e Girone resteranno in Italia. Militari e istituzioni soddisfatti ma dall’India arrivano i primi duri commenti. Il partito dell’opposizione parla di “inganno contro la Corte Suprema”. Il primo ministro Singh: “Assolutamente inaccettabile”.
A cura di Susanna Picone
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Ieri l’annuncio del ministro Terzi: Latorre e Girone resteranno in Italia. Militari e istituzioni soddisfatti ma dall’India arrivano i primi duri commenti. Il partito dell’opposizione parla di “inganno contro la Corte Suprema”. Il primo ministro Singh: “Assolutamente inaccettabile”.

All’indomani della decisione annunciata dal ministro italiano Giulio Terzi, che ha spiegato che Massimiliano Latorre  e Salvatore Girone non torneranno in India alla scadenza del permesso che gli era stato concesso, iniziano ad arrivare i primi commenti ufficiali dal Paese che avrebbe voluto processarli per l’accusa di aver sparato e ucciso oltre un anno fa due pescatori. Il primo ministro indiano Manmohan Singh ha dichiarato che la situazione creata dal governo italiano rispetto alla vicenda dei due marò è “assolutamente inaccettabile”. Il premier ha fatto sapere che il Governo sta valutando il da farsi. Il ministro degli Esteri, Salman Khurshid, ha detto che commenterà solo dopo aver letto la lettera mandata dall’Italia perché “non si può rispondere in maniera istintiva”.

Chiedono giustizia le famiglie dei pescatori uccisi – Lo stesso premier del Kerala ha parlato di situazione inaccettabile e ha annunciato di voler discutere il caso con i vertici del governo indiano. Ma intanto una durissima critica alle autorità italiane giunge da parte del partito di opposizione in India. Il Bjp (Bharatiya Janata Party) ha parlato di un tradimento, di un inganno contro la Corte Suprema dell’India. “Gli italiani pensano che l’India sia una repubblica delle banane”, ha detto ai giornalisti il portavoce del partito, Rajiv Pratap Rudy, che chiede al governo di impegnarsi a far processare i due marò in India. Chiedono, infine, giustizia le famiglie dei due pescatori uccisi nel corso di un’operazione anti-pirateria nel febbraio del 2012: Latorre e Girone devono essere riportati in India per essere giudicati, ha detto la moglie di una delle vittime.

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