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L’uomo che ha partecipato alle ricerche di se stesso: “Non ero ubriaco, è stato uno scherzo”

Beyhan Mutlu ritratta. Il 50enne turco non era ubriaco la notte in cui ha partecipato alle ricerche di se stesso, finendo sui giornali di mezzo mondo. È stato uno scherzo dei suoi amici che, dopo la serata in un locale, lo hanno perso di vista e hanno allertato le forze dell’ordine. “Non ce n’era davvero bisogno. Sto pagando per gli errori di altri”.
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Beyhan Mutlu ritratta sulla dinamica della vicenda finita sui media di tutto il mondo: “Non ero ubriaco, i miei amici hanno allertato la polizia per fare uno scherzo”. Dopo una serata con gli amici, non si avevano più sue tracce. La moglie aveva allertato le forze dell’ordine e il 50enne turco, senza saperlo, si era trovato a partecipare alle ricerche di se stesso.

Questa volta a parlare è il protagonista della storia che giorni fa ha fatto il giro del mondo. Beyhan Mutlu ha dichiarato alla stampa turca un’altra versione dei fatti e secondo le sue recenti dichiarazioni, tutto è nato come uno gioco tra amici. Ha trascorso la serata in compagnia di alcuni conoscenti in un locale, poi si è allontanato dal gruppetto e "quando uno di loro non è riuscito a trovarmi – ha raccontato – mi ha dato per disperso, segnalandolo alla polizia. Non ce n'era davvero bisogno".

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Il 50enne, alla ribalta ormai da giorni sui giornali, ha detto di aver cambiato numero di telefono proprio in quei giorni e quando le forze dell’ordine hanno provato a contattarlo per questa ragione non ha risposto. Le ricerche, però, è confermato che si siano attivate davvero e, intorno alle 5 del mattino, lo stesso Behyan, che in quel momento stava dormendo a casa sua, ha sentito un gran frastuono sotto la finestra, tanto da pensare che qualcuno nelle vicinanze avesse fatto un incidente con l’auto. “Mi sono svegliato e ho pensato a un incidente sulla strada. Ho visto la squadra di ricerca che cercava una persona scomparsa. Allora ho pensato di dare una mano”. Poi, invece, gli operatori camminando nel boschetto, hanno urlato il suo nome e l’uomo ha capito che qualcuno aveva dato un falso allarme e stavano cercando lui. Mutlu, che nella vita lavora come operaio in un’azienda, sta soffrendo il peso di una notorietà che, stando a quanto racconta lui, non gli spettava: "Fondamentalmente, sto pagando per gli errori dei miei amici. Quello che è successo è stato solo uno scherzo".

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