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Covid 19

L’Oms rassicura i bimbi del mondo: “Babbo Natale è immune al Coronavirus, può viaggiare ovunque”

Maria van Kerkhove, responsabile dell’Organizzazione mondiale della Sanità per la gestione della pandemia, ha rassicurato i bimbi di tutto il mondo in vista delle prossime festività: “Babbo Natale è immune al Coronavirus. Potrà entrare e uscire dallo spazio aereo come vorrà per distribuire i suoi regali, lo abbiamo anche detto ai leader dei vari Paesi”.
A cura di Ida Artiaco
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"Babbo Natale è immune al Coronavirus, in più è un lavoratore essenziale e potrà viaggiare in tutto il mondo". È questa la rassicurazione arrivata ai più piccoli niente di meno che dall'Organizzazione mondiale della Sanità. Maria van Kerkhove, responsabile dell'Oms per la gestione della pandemia, ha infatti sottolineato durante il consueto briefing giornaliero sullo stato dell'arte dell'emergenza sanitaria, rispondendo ad una domanda, che "lui sta bene, così come sua moglie. Capisco la vostra preoccupazione, ma abbiamo avuto una breve chiacchierata e sono entrambi molto occupati al momento".

Nessun limite neppure ai suoi spostamenti, nonostante in molti Paesi si vada verso misure più restrittive per fermare la diffusione del contagio. "Potrà entrare e uscire dallo spazio aereo come vorrà per distribuire i suoi regali, lo abbiamo anche detto ai leader dei vari Paesi", ha assicurato Van Kherkove, ammonendo i più piccoli perché comprendano "l'importanza di mantenere il distanziamento con Babbo Natale, ma anche nei confronti degli altri bimbi".

Nel corso della conferenza dell'Oms, Van Kherkove non ha parlato solo di Natale e Santa Claus ma anche della notizia, diffusa oggi dal segretario alla Salute britannico Matt Hancock, della scoperta di una variante di Sars-CoV-2 più contagiosa già individuata in mille casi a Sud dell'Inghilterra. "Al momento non ci sono prove che la variante del Coronavirus scoperta in Gran Bretagna si comporti in modo diverso", ha sottolineato l'esperta. "Ci è stato riportato. Ma questa è una variante N501Y, che viene già monitorata dal Virus Evolution Working Group – ha spiegato Van Kerkhove – nel contesto delle varie mutazioni del virus scoperte nei visoni in diverse parti del mondo. Quello che dovete capire è che l’Organizzazione mondiale della sanità lavora insieme a scienziati in tutto il mondo, e valuta ogni singola variante che è stata identificata per capirne il significato in termini di comportamento del virus, della sua capacità di trasmettere o di far sviluppare una diversa forma di malattia. Questi studi sono in corso in Gran Bretagna, e c’è una discussione ancora in corso".

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