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Libia, il ministro disertore di Gheddafi vola in Qatar per trattare con i ribelli

L’ex ministro degli Esteri libico Musa Kusa, che ha disertato il regime di Gheddafi e si è rifugiato a Londra, è volato in Qatar per mediare con i ribelli. Polemiche a Londra, dove tra l’altro, Musa Kusa è accusato di essere il mandante di un attentato aereo che nel 1988 uccise 270 persone in Scozia.
A cura di Cristian Basile
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Musa Kusa Libia

Musa Kusa, il "disertore" ex ministro degli Esteri del regime di Mu'ammar Gheddafi scappato a Londra lo scorso 30 marzo, è volato ieri in Qatar, con il beneplacido del Governo britannico. Kusa incontrerà nel piccolo stato arabo i leader dei ribelli, non per unirsi alla loro causa, bensì per cercare di mediare tra il Consiglio Nazionale di Transizione e Gheddafi. Il suo viaggio ha provocato grande sorpresa in Gran Bretagna, dovuta in parte all'ambiguità della sua situazione legale.

Il Governo britannico ha insistito affermando che il vecchio luogotenente di Gheddafi si è rifugiato volontariamente nel Regno Unito e che non riceverà l'immunità. Ma sembra sempre più chiaro che dell'immunità non avrà bisogno. Il "Foreign Office" non ha chiarito qual è la situazione legale di Kusa nel territorio britannico, se vi è arrivato come turista, come negoziatore o come rifugiato.

"Musa Kusa è un uomo libero che può viaggiare quando vuole" ha affermato un portavoce del Foreign Office. "Abbiamo già chiarito che il al signor Musa Kusa non verrà offerta alcuna immunità, nè lui l'ha chiesta. Musa Kusa ha voluto volontariamente aiutare nelle investigazione, sia di carattere nazionale che internazionale", ha aggiunto, sottolinendo anche che l'ex ministro degli Esteri libico è stato interrogato dalla polizia a proposito dell'attentato ordinato da Gheddafi del 1988 in Scozia, quando nei pressi di Lockerbie, esplose un aereo della Pan Am, uccidendo 270 persone.

Anche se molti investigatori e molti familiari delle vittime vedono Kusa come l'ispiratore di quel attentato, al momento le autorità scozzesi solo si riferiscono a lui come un testimone importante e non come un potenziale accusato. Intanto circa i motivi del viaggio in Qatar, qualche giorno fa Kusa Musa ha rilasciato una intervista alla BBC, nella quale, in arabo, non solo non ha criticato Gheddafi, ma ha adottato una posizione equidistante tra le due parti, avvertendo che la guerra civile potrebbe trasformare il paese in una "nuova Somalia" e schierandosi contro un'eventuale divisione della Libia. Non si capisce però come un uomo, odianto probabilmente tanto da Gheddafi che dai ribelli possa in qualche modo negoziare la pace tra le due fazioni.

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