179 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

“L’ho uccisa, aiutami a far sparire corpo”, 16enne videochiama l’amica e mostra cadavere di una 13enne

La terribile vicenda arriva da Bensalem, nello stato della Pennsylvania, negli Stati Uniti, dove infine il ragazzo, il sedicenne Joshua Cooper, è stato arrestato dalla polizia proprio su segnalazione dell’amica che lui aveva contattato.
A cura di Antonio Palma
179 CONDIVISIONI
il sedicenne Joshua Cooper arestato dalla polizia
il sedicenne Joshua Cooper arestato dalla polizia

Un adolescente di sedici anni ha ucciso una ragazzina di appena 13 anni confessando poi il delitto in una videochiamata a un‘amica durante la quale le ha chiesto aiuto per sbarazzarsi del cadavere della vittima mostrandolo in video.

La terribile vicenda arriva da Bensalem, nello stato della Pennsylvania, negli Stati Uniti, dove infine il ragazzo, il sedicenne Joshua Cooper, è stato arrestato dalla polizia proprio su segnalazione dell’amica che lui aveva contattato.

La polizia di Bensalem infatti ha dichiarato di aver ricevuto una chiamata da una donna venerdì pomeriggio che ha affermato che sua figlia aveva ricevuto una videochiamata da un conoscente di 16 anni nella quale lui le aveva chiesto aiuto per sbarazzarsi del cadavere di un’altra ragazzina uccisa.

"Durante la videochat, il sedicenne ha dichiarato di aver appena ucciso qualcuno", ha detto la polizia in un comunicato, aggiungendo: “Poi ha cambiato videocamera e ha mostrato le gambe e i piedi di qualcuno coperto di sangue. Ha quindi chiesto assistenza per sbarazzarsi del corpo”.

Immagine

Quando la polizia è accorsa sul posto il ragazzino è scappato ma è stato fermato poco dopo. Nell’abitazione è stata rinvenuta una ragazzina distesa sul pavimento del bagno con una evidente ferita da arma da fuoco anche se non c’era sangue.

Secondo gli inquirenti, in effetti vi erano chiare indicazioni che la scena del crimine era stata ripulita. Il ragazzo è stato rinchiuso in un centro di detenzione minorile con l’accusa di omicidio e gli è stata negata la libertà su cauzione.

Secondo quanto riferito di media locali, durante il primo interrogatorio ha detto alla polizia che si è trattato di un incidente. I due ragazzi avevano trascorso il pomeriggio insieme guardando la TV prima dello sparo mortale. Il 16enne ha affermato che stava pulendo la cassaforte di suo padre e aveva preso le armi da fuoco che erano all'interno quando sarebbe partito un colpo accidentale.

179 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views