Le poliziotte dell’Isis sfigurano con l’acido 15 donne: non portavano il velo

L'unità di polizia dello Stato islamico a Mosul ha gravemente sfigurato 15 donne irachene versando acido su di loro come forma di punizione per il fatto che le malcapitate erano state scoperte senza il niqab, il velo che copre interamente il corpo a eccezione degli occhi. La notizia è riferita da BasNews, che cita un funzionario di etnia curda. Ad eseguire la condanna sarebbero stati i membri del gruppo Al Khansa, una brigata della polizia femminile dell'Isis che sorveglia le strade della roccaforte siriana del gruppo di Raqqa e la roccaforte irachena di Mosul. "Loro hanno deciso per questa pena in modo che altre donne della città non possano mai provare a rimuovere o non indossare il niqab in futuro", ha detto il funzionario del Partito Democratico del Kurdistan a Mosul, Saed Mamuzini. L'obbligo di coprire l'intera figura femminile è un vero e proprio manifesto della perfetta donna islamica ed è stato ribadito più volte dai miliziani del Califfato. Il gruppo integralista aveva motivato tale restrizione con la volontà di proteggere le donne e la religione dalla dissolutezza: “Chi non si impegna per questo compito sarà soggetto a severe punizioni per proteggere la società dal male”. Lo scorso dicembre, a Raqqa, il gruppo Al Khansa aveva fermato una donna dopo che allattava in pubblico il proprio bambino. I jihadisti come punizione le hanno martoriato il seno con un dispositivo di tortura ad hoc.
Nel frattempo sono stati "sgozzati" i 21 cristiani copti rapiti a capodanno in Libia: lo affermano alcuni media egiziani citando messaggi Twitter riconducibili allo Stato Islamico. Il Cairo non conferma, "stiamo verificando". La rivista dei jihadisti, Dabiq, ha pubblicato la foto di 5 ostaggi in ginocchio su una spiaggia e i boia con i coltelli sfoderati pronti a tagliare loro le gole.