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Guerra in Ucraina

La Svezia vuole militarizzare Gotland: perché quest’isola rappresenta una minaccia per Putin

Il primo ministro svedese Ulf Kristersson ha affermato che la prospettiva di militarizzare di nuovo Gotland è “una cosa ovvia da discutere con i nostri nuovi alleati NATO”: cosa significa e perché quest’isola del Mar Baltico rappresenta una minaccia per la Russia di Putin.
A cura di Ida Artiaco
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La Svezia ha dichiarato che discuterà con i leader della NATO i piani per intensificare la militarizzazione dell’isola di Gotland, una lingua di terra di mille miglia quadrate, che molti chiamano anche "portaerei gigante" e considerata come uno dei luoghi più strategici nel Mar Baltico grazie alla sua posizione.

Si trova infatti a sole 120 miglia al largo della costa della triade baltica della NATO composta da Estonia, Lettonia e Lituania, ma anche a 230 miglia a nord dell'enclave russa di Kaliningrad stretta tra Lituania e Polonia, offrendo enormi vantaggi nello spiegamento e nel controllo del traffico aereo e marittimo nel Mar Baltico.

Stoccolma, diventata nelle scorse settimane il 32esimo membro dell'Alleanza Atlantica, ha mantenuto una presenza militare a Gotland durante la Guerra Fredda, ospitando fino a 25.000 soldati, ma nel 2005 l'isola è stata quasi completamente smilitarizzata. Al momento su Gotland si trovano circa 400 soldati, veicoli blindati, alcuni carri armati Leopard 2 e poco altro. Tuttavia, ora le cose potrebbero cambiare proprio con l'ingresso del Paese nella NATO.

Il primo ministro Ulf Kristersson ha affermato in una intervista al Financial Times che la prospettiva di militarizzare di nuovo Gotland è "una cosa ovvia da discutere con i nostri nuovi alleati NATO" come parte di un più ampio rafforzamento della presenza dell'Alleanza nel Baltico, ribadendo che "l'invasione russa, brutale e su vasta scala contro l'Ucraina ha unito la Svezia portandola alla conclusione che l'adesione a pieno titolo alla NATO potesse essere l'unica scelta ragionevole"

Ma secondo l'analista militare russo Vasily Dandykin, come ha spiegato a Sputnik, una rimilitarizzazione di Gotland sarebbe vista come un grosso problema dal Cremlino. "Le dimensioni di quest'isola rendono possibile organizzare l'aviazione, gli aeroporti e le basi navali per trasformare il Mar Baltico in un mare NATO", ha detto, aggiungendo: "In ogni caso, nel Baltico si svolgeranno esercitazioni [russe] più intense. Le nostre azioni saranno adeguate, sia da Kaliningrad, dove ha sede la flotta baltica, sia dal resto della Russia".

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