Kamala Harris ai migranti: “Non venite negli Stati Uniti o vi rispediamo indietro”
Cambiare rotta rispetto alla politica disumana di Donald Trump sull'immigrazione senza far esplodere la bomba nei territori di confine. Joe Biden cerca l'equilibrio, consapevole che i confini rischiano di essere presi d'assalto dai migranti economici in arrivo dal Sud America, ma anche che si debba imprimere una svolta rispetto a quanto fatto dalla precedente presidenza. Il primo viaggio all'estero da vicepresidente di Kamala Harris è proprio nei territori da cui partono più persone per raggiungere il sogno americano, la linea, però, è chiara fin da subito. "Non venite negli Stati Uniti", ha detto durante la sua visita in Guatemala, rivolgendosi ai potenziali migranti guatemaltechi e messicani.
La vicepresidente ha parlato di un "pericoloso viaggio verso Nord" e ha insistito: "Non venite, noi continueremo a far rispettare le nostre leggi e a proteggere i nostri confini". E questo significa che "se arriverete al nostro confine, sarete rispediti indietro". Un discorso deciso che parte dal tipo di svolta che hanno intenzione di dare Harris e Biden: "Lavorare insieme" per trovare la soluzione del problema, "creare le condizioni affinché i giovani abbiano speranza in Guatemala", permettere a tutti di "soddisfare i propri bisogni in patria". E ancora: "La maggior parte delle persone non vuole lasciare il posto dov'è cresciuta". Insomma, la linea della nuova amministrazione americana è chiara: evitare che i migranti partano dai Paesi d'origine. Ci sono strade per "un'immigrazione legale" e "sono queste che vanno percorse".
La visita di Kamala Harris in Messico e in Guatemala
Le parole sono state pronunciate dalla vicepresidente americana durante la sua visita in Guatemala e in Messico. Kamala Harris ha annunciato anche l'istituzione di una task force congiunta sul traffico di esseri umani e una anticorruzione, ma anche un programma per l'emancipazione femminile. La linea Biden sull'immigrazione è completamente diversa da quella di Trump, anche se all'interno del Partito Democratico americano non tutti sono d'accordo. I più critici sono i repubblicani, che accusano il presidente e la vice di non aver ancora visitato il confine meridionale, segnato dal problema migratorio, e di aver creato una "crisi" negli Stati del Sud.
La posizione di Alexandria Ocasio-Cortez sull'immigrazione
Le critiche sulle modalità di gestione dell'immigrazione da parte della presidenza Biden non arrivano solo dal fronte repubblicano, anzi. La deputata Alexandria Ocasio-Cortez, rappresentante dell'ala più di sinistra dei democratici, ha criticato a più riprese l'operato del presidente e non ha potuto ignorare le parole di Harris: "Che delusione – scrive su Twitter – primo, chiedere asilo a qualsiasi confine degli Stati Uniti è un metodo di arrivo legale al 100%, secondo, gli Usa hanno passato decenni a contribuire al cambio di regime e alla destabilizzazione in America Latina". Perciò "non possiamo aiutare qualcuno a dar fuoco alla sua casa e poi biasimarlo per la fuga".