38 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Iran, fine di un tabù: sì alle donne negli stadi. Ma solo per le partite della Nazionale

Svolta storica in Iran, dove le donne potranno entrare negli stati per assistere alle partite di calcio della nazionale dopo più di 40 anni. La decisione è stata annunciata dal ministro dello Sport di Teheran, Masoud Soltanifar. Le tifose non potranno comunque mescolarsi agli uomini e avranno ingressi e toilette riservati.
A cura di Ida Artiaco
38 CONDIVISIONI
(Foto da Facebook).
(Foto da Facebook).

Fine di un tabù in Iran: le donne potranno finalmente entrare negli stati per assistere alle partite di calcio. Non a tutte, però. Solo a quelle internazionali. Si tratta di una vera e propria svolta storica, attesa nel paese mediorientale da più di 40 anni. Ad annunciare la decisione è stato il ministro dello Sport di Teheran, Masoud Soltanifar, subito dopo una nota del presidente della Fifa, Gianni Infantino, che invitava la Federcalcio locale a dare seguito ai "ripetuti appelli" contro una situazione definita "inaccettabile", aggiungendo che la Federazione "si aspetta sviluppi positivi a partire dal prossimo match casalingo dell'Iran ad ottobre".

Tuttavia, le donne potranno assistere solo ai match della nazionale, il primo dei quali in programma il 10 ottobre contro la Cambogia nell'ambito delle qualificazioni ai Mondiali del Qatar del 2022. Niente derby della capitale, quindi, per le tifose che invece domenica dovranno seguire Esteghlal-Persepolis in tv. Così, stando a quanto riferito dal ministro, nello stadio Azadi di Teheran, dove l'Iran gioca la maggior parte delle partite, sono già stati creati ingressi riservati e toilette separate. Le donne potranno accedere agli spalti, ma in ogni caso non potranno mescolarsi agli uomini. Sarà inoltre aumentato inoltre il numero degli agenti in servizio per permettere alle tifose di accedere e lasciare lo stadio in modo sicuro.

La decisione di lasciar entrare le donne negli stati arriva dopo lo scalpore suscitato dalla vicenda di Sahar Khodayari, la tifosa di 29 anni morta dopo essersi che si era data fuoco per protestare contro il divieto imposto alle donne in Iran di entrare negli stadi.  Conosciuta da tutti come la "ragazza blu", per via del colore della sua squadra del cuore, l'Esteghlal, si era data fuoco a Teheran dopo il rinvio del processo in cui era imputata per aver tentato di entrare in uno stadio travestita da uomo. Persino il presidente Hassan Rohani si era detto favorevole a questa svolta, scontrandosi col clero e i conservatori, ma questa decisione farà bene a tutti: se non avesse corretto la sua posizione l'Iran, unico al mondo in cui le donne fino ad ora non potevano entrare in uno stadio, rischiava di essere estromesso dai Mondiali in Qatar del 2022.

38 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views