Influencer 25enne muore precipitando dal decimo piano: “Si è suicidata” ma i video incastrano il marito

"Mia moglie si è suicidata" così aveva riferito ai soccorsi e alla polizia Alex Leandro Bispo dos Santos, il quarantenne brasiliano trovato accanto al cadavere della venticinquenne influencer Maria Katiane Gomes da Silva, precipitata dal decimo piano del palazzo dove abitava a sud di San Paolo il 29 novembre scorso. A dieci giorni dalla tragedia, però, l'uomo è stato arrestato con l'accusa di omicidio dopo che la polizia ha esaminato le videocamere di sorveglianza scoprendo che la donna era stata appena vitima di una violenta aggressione.
Quando la polizia e i soccorsi erano giunti sul posto, a seguito di una chiamata di emergenza dei vicini, avevano trovato il marito che abbracciava il corpo della moglie sostenendo che si era tolta la vita dopo una lite coniugale. L'uomo aveva poi partecipato anche ai funerali affranto. Una morte che però ha subito insospettito gli inquirenti che hanno avviato immediate indagini scoprendo che le riprese delle telecamere di sicurezza smentivano la versione dell'uomo.
Nei video acquisiti dalla polizia infatti è ben visibile una sequenza di aggressioni violente nei confronti della donna pochi minuti prima della morte di Katiane Gomes. Inizialmente, nel parcheggio, dove l'uomo viene visto colpire a pugni la sua compagna. Poi la violenza continua nell'ascensore, dove lui la afferra per il collo e lei cerca di resistere, aggrappandosi alle porte, ma viene sopraffatta e trascinata via. Circa un minuto dopo, si vede l'uomo che torna da solo nell'ascensore, si siede sul pavimento e si porta le mani alla testa, in segno di disperazione.
Per luomo è scattato così l'arresto con l'accusa di femminicidio della venticinquenne studentessa e influencer con all'attivo migliaia di follower su Instagram. La polizia ritiene che Santos abbia gettato la moglie dal balcone di casa dopo l'ennesima aggressione alla donna.
Vicini e parenti infatti hanno confermato che il rapporto era caratterizzato da violenti litigi e aggressioni dell'uomo qualifincando il suo comportamento come altamente possessivo. "Vogliamo giustizia per la vita di Katiane Gomes. Non può più parlare perché la sua voce è stata messa a tacere da un uomo che diceva di amarla, quando in realtà era solo un sentimento di possesso" ha dichiarato la zia della venticinquenne.