video suggerito
video suggerito

In Sudafrica torna l’ombra dell’apartheid: uccise due donne nere, corpi fatti sparire tra i maiali

In Sudafrica due donne nere, Maria Makgato e Lucia Ndlovu, sono state uccise a colpi di fucile in una fattoria di Limpopo e date in pasto ai maiali per cancellare le prove. Il caso, legato a tensioni razziali, ha sconvolto il Paese e riaperto le ferite dell’apartheid.
A cura di Davide Falcioni
0 CONDIVISIONI
Immagine

Due donne nere, uccise a colpi di fucile in una fattoria della provincia sudafricana di Limpopo, sarebbero state date in pasto ai maiali per far sparire i loro corpi. È la sconvolgente testimonianza resa in tribunale da Adrian De Wet, 21 anni, ex supervisore agricolo e oggi testimone chiave dell’accusa.

Secondo il racconto del giovane, la notte del 17 agosto 2024 il proprietario della fattoria, Zachariah Johannes Olivier, 60 anni, e un altro uomo, William Musora, avrebbero aperto il fuoco contro due donne – Maria Makgato, 45 anni, e Lucia Ndlovu, 34 – sorprese nei pressi dei terreni agricoli mentre, a quanto pare, cercavano cibo. Dopo la sparatoria, Olivier avrebbe ordinato a De Wet di disfarsi dei corpi gettandoli nel recinto dei maiali. "Mi ha detto che quando i maiali hanno fame, mangiano qualsiasi cosa", ha dichiarato il testimone davanti all’Alta Corte di Polokwane.

Le immagini mostrate in aula – corpi mutilati, parti del viso e delle cosce scomparse – confermano l’orrore della scena. I maiali, secondo quanto riferito, avrebbero divorato ampie porzioni dei cadaveri, rendendo difficile persino il riconoscimento delle vittime. Nei giorni successivi, Olivier avrebbe smontato i fucili usati per l’omicidio, bruciandone i resti in legno e gettando i pezzi metallici in un pozzo per cancellare ogni traccia.

Il caso ha scatenato indignazione in tutto il Paese, riaccendendo il dibattito sulla persistente disuguaglianza razziale nelle campagne sudafricane, dove molti lavoratori neri vivono in condizioni di estrema povertà e sfruttamento, mentre la proprietà della terra resta in gran parte nelle mani della minoranza bianca. Nonostante la fine ufficiale dell’apartheid trent’anni fa, il Sudafrica continua a essere attraversato da profonde fratture sociali e razziali. L’episodio di Limpopo ne è l’ennesimo e agghiacciante riflesso.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views