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In Russia arrivano le lezioni di kalashnikov a scuola: “Sosteniamo patriottismo e identità”

Il ministero dell’Educazione russo ha promosso, in occasione del centesimo anniversario della morte di Mikhail Kalashnikov, lezioni sulla storia e l’utilizzo del famoso fucile d’assalto AK-47, dando agli insegnanti delle vere e proprie linee guida da seguire durante le lezioni: “Promuoveranno il patriottismo, aiuteranno gli studenti a formare un’identità nazionale”.
A cura di Ida Artiaco
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Studiare la storia e come maneggiare kalashnikov per sostenere l'identità nazionale e patriottismo. Succede in Russia, dove a scuola, oltre alle materie tradizionali, gli studenti che vorranno entrare nelle Forze Armate potranno imparare tutti i segreti legati a quest'arma. La decisione è stata comunicata con una circolare dal ministero dell'Educazione a pochi giorni dal centesimo anniversario della nascita di Mikhail Kalashnikov, l'inventore del fucile d'assalto AK-47, che cade il prossimo 10 novembre. Proprio quel giorno negli istituti del Paese si approfondirà questo argomento. Le linee guida del dicastero, come riportano alcuni siti locali, comprendono la lettura di scritti di Kalashnikov e altre istruzioni su come assemblare e smontare un AK-47, fino alle illustrazioni sulle differenze con gli M-16 americani.

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Queste lezioni, sostiene il ministero, che verranno effettuate nella classi agli ultimi due anni di liceo, "promuoveranno il patriottismo e aiuteranno gli studenti a formare un'identità russa, permettendo loro di capire il valore della difesa della madrepatria e facilitando il loro interesse per il servizio militare". Nel comunicato, pubblicato sul sito ufficiale del ministero, si sottolinea che "gli insegnanti possono utilizzare gli approcci metodologici proposti per condurre una lezione tematica o attività extracurriculari, anche in base alla propria esperienza". Viene anche suggerito loro di pensare a lezioni integrate di storia e letteratura russa per far comprendere al meglio la vita e gli insegnamenti di Mikhail Kalashnikov, "tra i russi più famosi, punto di riferimento per le nuove generazioni". Non sono mancate le critiche all'iniziativa, arrivate soprattutto dall'opposizione: l'ex deputato e ora tra i leader delle proteste contro il presidente russo Vladimir Putin, Dmitry Gudkov, ha denunciato: per il ministero dell'Educazione "la nostra identità ufficiale con la spiritualità è di uccidere quante più persone possibile".

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