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Covid 19

In Cina torna la paura del Covid-19, focolaio a Guangzhou: al via restrizioni, 500 voli cancellati

Un nuovo focolaio di Covid-19, collegato a “un ceppo a rapida diffusione trovato per la prima volta in India” e individuato nella città industriale di Guangzhou, sta preoccupando la Cina: un intero quartiere è finito in lockdown, è stato lanciato un test di massa e sono partite restrizioni agli spostamenti con oltre 500 voli cancellati soltanto nella giornata di ieri.
A cura di Ida Artiaco
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A più di un anno dal primo caso di Coronavirus registrato a Wuhan, la Cina ripiomba nell'incubo Covid-19. Un focolaio, scoppiato il 21 maggio scorso a Guangzhou, nel sud del Paese del Dragone, ha imposto nuove restrizioni e due interi quartieri sono finiti in lockdown. Al momento i positivi sarebbero pochi, meno di 30 in totale, di cui 18 registrati solo nelle ultime 24 ore, ma tanto è bastato per far tornare il timore che la circolazione virale possa diventare un pericolo per i 15 milioni di abitanti della città industriale. I numeri, seppur limitati, hanno messo in allarme le autorità locali che hanno ordinato il lockdown e test di massa su tutti gli abitanti di Liwan per limitare quanto più possibile l'insorgere di nuove infezioni. Nel quartiere sono stati chiusi i mercati all'aperto, gli asili nido ed i luoghi di intrattenimento, è stato vietato mangiare nei ristoranti al chiuso ed è stata sospesa la didattica in presenza a scuola. Restrizioni, seppur meno stringenti, sono state imposte anche agli abitanti di quattro quartieri limitrofi.

Non solo. Il governo di Pechino ha annunciato nelle ultime ore che chiunque lasci la regione dovrà essere testato per il virus. Per evitare la diffusione del contagio la provincia circostante del Guangdong ha già richiesto a chiunque volesse viaggiare in altre parti della Cina in aereo, treno, autobus o auto privata di mostrare un test negativo per il virus effettuato nelle 72 ore precedenti. Provvedimento, quest'ultimo, che è scattato alle 22 di lunedì sera. Lungo le arterie principali della regione sono state allestite stazioni di test, dedicate in particolare ai camionisti. Tanti anche i voli cancellati: come riferisce Reuters, secondo il fornitore di dati aeronautici Variflight, alle 11:40 di ieri, lunedì 31 maggio, sono stati cancellati un totale di 519 voli all'aeroporto internazionale di Guangzhou Baiyun, pari al 37% di quelli previsti sulla tabella di marcia quotidiana. Dei nuovi casi di Coronavirus segnalati dall'autorità sanitaria nazionale nei suoi aggiornamenti quotidiani, solo 7 sono stati importati, con il resto originario della provincia del Guangdong. Da Guangzhou il contagio si è allargato anche alla vicina Foshan. Secondo gli esperti, si tratta di "un ceppo a rapida diffusione trovato per la prima volta in India". Il primo caso, risalente al 21 maggio scorso, che ha dato vita al cluster è infatti di una donna di 75 anni contagiata dalla variante indiana. "In questa corsa per combattere il virus, dobbiamo correre avanti e più velocemente, in modo da fermare la trasmissione, altrimenti ci saranno probabilmente più infezioni locali", ha detto Huang, direttore della Commissione sanitaria della città, in conferenza stampa.

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