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In Australia un’estate estrema: nevicate al sud; 50 gradi, incendi fuori controllo e un morto al nord

In Australia l’estate inizia con caldo record e incendi diffusi, mentre il sud-est registra gelo e neve: oltre 50 gradi di differenza e una vittima tra i soccorritori.
A cura di Davide Falcioni
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La stagione estiva in Australia è iniziata con condizioni meteorologiche radicalmente opposte. Mentre vaste aree del Queensland e del Western Australia hanno superato i 40 gradi con picchi vicini ai 46, il sud-est ha registrato temperature invernali e nevicate, portando a un divario termico mai così evidente in piena estate: più di 50 gradi di escursione tra le regioni polari di Thredbo e le zone desertiche del Queensland.

La presenza simultanea di masse d’aria fredde provenienti dall’Oceano Meridionale e un’enorme cupola di calore che ha avvolto gran parte del continente ha determinato una tensione atmosferica insolita. Come osserva Weatherzone, "aria fredda proveniente dall’Oceano Meridionale ha investito alcune parti del Paese nei primi giorni della settimana, prima che una vasta massa di aria calda si espandesse su tutto il continente". La conseguenza è stata estrema instabilità: temporali improvvisi, venti caldi, forte essiccazione del suolo e condizioni ideali per la propagazione delle fiamme.

Le aree boschive del Nuovo Galles del Sud, della Tasmania e del Western Australia sono state travolte da oltre 90 roghi, molti dei quali fuori controllo. Decine di case sono state distrutte in diverse comunità rurali, con evacuazioni urgenti e una rete di soccorso massiccia composta da vigili del fuoco e unità di emergenza.

Nel Nuovo Galles del Sud la situazione è stata particolarmente critica. Un vigile del fuoco 59enne è morto durante le operazioni di contenimento vicino a Bulahdelah, colpito dalla caduta di un albero nelle ore più difficili dell’intervento. L’uomo stava fronteggiando focolai che avevano già devastato abitazioni e proprietà agricole. Anche la Tasmania ha registrato danni significativi, con 19 case ridotte in cenere a Dolphin Sands.

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Il primo ministro Anthony Albanese, in visita al quartier generale della National Emergency Management a Canberra, ha confermato che l’Australia si prepara a una stagione complicata a causa della combinazione tra alte temperature, terreni secchi e scarse precipitazioni. “Questa estate, come tutte le estati degli ultimi tempi, si preannuncia difficile”, ha dichiarato alla radio Abc, assicurando che la protezione delle vite resta la priorità assoluta. Il governo federale ha attivato interventi di assistenza per residenti, imprese locali, produttori agricoli e amministrazioni colpite.

Il clima, già estremo nella prima settimana della stagione, suggerisce che l’emergenza non si esaurirà rapidamente. Il caldo intenso, unito alla vegetazione essiccata, continuerà a mettere sotto pressione le squadre operative, che lavorano con oltre 1.100 uomini e centinaia di mezzi. L’equilibrio tra giornate torride e precipitazioni improvvise non sembra destinato a stabilizzarsi.

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