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Il Parlamento UE riconosce la famiglia gay e i suoi diritti: “Le leggi si adeguino”

Dopo il sì del referendum irlandese al matrimonio tra persone dello stesso sesso, Strasburgo parla per la prima volta (e esplicitamente di famiglie gay, approvando a larga maggioranza un rapporto sull’uguaglianza di genere in Europa.
A cura di Biagio Chiariello
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L'Europa si apre alle unioni gay. Il Parlamento europeo di Strasburgo per la prima volta (e in maniera esplicita) ha riconosciuto le "famiglie omosessuali", approvando a larga maggioranza un rapporto dedicato "all'uguaglianza di genere in Europa". Nel testo si legge che l'assemblea dell'Ue "prende ufficialmente atto dell'evolversi della definizione di famiglia". Attenzione anche ai genitori single: "Il Parlamento raccomanda che le norme in quell'ambito (compresi i risvolti in ambito lavorativo come congedi ecc.) tengano in considerazione fenomeni come le famiglie monoparentali e l'omogenitorialità”. Una notizia che arriva a poche settimane dal ‘sì' dell’Irllanda ai matrimoni fra omosessuali con un referendum. In realtà il l'Europarlamento già a marzo aveva detto sì, con ampio margine, al riconoscimento delle unioni civili e delle nozze tra persone dello stesso sesso "considerandolo come un diritto umano".
Il primo commento alla notizia dell’Europa favorevole alla famiglia gay è di Franco Grillini, presidente di Gaynet Italia. “Come movimento lgbt andiamo dicendo da sempre che quella omosessuale è una famiglia come tutte le altre, con le stesse dinamiche e con gli stessi problemi. Ora a riconoscerlo solennemente è proprio l’Ue, che chiede anche che le norme in quell’ambito tengano in considerazione fenomeni come le famiglie monoparentali e l’omogenitorialità”. Per Grillini “sotto il profilo culturale la svolta è enorme e fa piazza pulita del delirante ‘complotto gender’ di cui parla a vanvera il Vaticano”: “Il Parlamento Europeo a larga maggioranza ha affermato una volta per tutte l’uguaglianza tra tutte le forme familiari senza distinzione alcuna e proprio per questo quando parliamo di matrimonio egualitario intendiamo che ogni istituto giuridico riguardante le famiglie sia uguale per tutti, omo o etero” aggiunge il presidente di Gaynet Italia. “Il pronunciamento di Strasburgo ci consentirà di dire anche in Italia, nella grande stagione dell’onda Pride, che ‘siamo famiglie’ e che i diritti familiari sono universali. Oggi, quindi, è una bella giornata per i diritti e le libertà per tutte le persone che credono all’uguaglianza formale e sostanziale tra tutti gli esseri umani» conclude Grillini.

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