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Il marito non vuole soffrire: pensionata si arma di pistola, raggiunge l’ospedale e lo uccide

Solo dopo circa 4 ore di trattative, la polizia è riuscita a bloccarla e ad entrare in sicurezza nella stanza d’ospedale, usando una granata stordente e una pistola immobilizzante.
A cura di Antonio Palma
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Il marito, malato terminale e ricoverato, le aveva chiesto di non farlo soffrire, così una pensionata si è armata di pistola, ha raggiunto l’ospedale gli ha sparato uccidendolo. La triste vicenda arriva dalla Florida dove la donna di 76 anni ha poi tentato il suicidio ma senza riuscirsi ed è stata arrestata dalla polizia accorsa sul posto.

Il terribile episodio sabato scorso all’interno di un reparto dell‘ospedale di Daytona Beach. La donna si è presentata nella struttura come faceva sempre, senza destare sospetti, ma una volta entrata in stanza ha tirato fuori la pistola e ha ucciso il marito.

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L’allarme era scattato intorno alle 11.30 di sabato quando gli operatori sanitari hanno sentito lo sparo e hanno chiamato la polizia. Gli agenti intervenuti sul posto si sono ritrovati davanti una scena drammatica con la donna armata e barricata nella stanza d'ospedale all'undicesimo piano in cui giaceva il cadavere del marito.

A sparare la signora Ellen Gilland di New Smyrna, che in questo modo ha ucciso il marito Jerry Gilland, malato terminale di cancro. La 76enne pare avesse intenzione di puntare la pistola anche su se stessa, ma non è riuscita a farlo. Nel frattempo, i pazienti e il personale dell’ospedale sono stati costretti a rimanere bloccati per ore mentre la polizia negoziava con la pensionata.

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Solo dopo circa 4 ore di trattative, la polizia alla fine è riuscita a bloccarla e ad entrare in sicurezza nella stanza, usando una granata stordente e una pistola immobilizzante.

Secondo la polizia, la donna aveva pianificato l’omicidio con suo marito con settimane di anticipo. "Poiché lui era un malato terminale, ne avevano parlato e lui le aveva detto che voleva che lei ponesse fine alle sue sofferenze se le cose avessero preso una brutta piega. Avevano pianificando tutto circa tre settimane” ha detto il capo della polizia di Daytona Beach. Ora la donna deve rispondere dei reati di omicidio premeditato di primo grado, oltre a tre accuse di aggressione aggravata con un'arma mortale.

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