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Il governo turco ha consegnato a Svezia e Finlandia la lista di “terroristi curdi” da estradare

Il ministro della giustizia turco Bekir Bozdag: “Abbiamo inviato una lettera a Svezia e Finlandia per ricordare loro le nostre richieste relative all’estradizione dei terroristi del PKK e della FETO”.
A cura di Davide Falcioni
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"Abbiamo inviato una lettera a Svezia e Finlandia per ricordare loro le nostre richieste relative all'estradizione dei terroristi del PKK e della FETO". Ad annunciarlo, ieri, è stato il ministro della giustizia turco Bekir Bozdag, ribadendo ancora una volta come l'ammissione dei due Paesi scandinavi nella NATO è subordinata al rispetto dei punti scritti nel memorandum firmato una settimana fa: tra gli altri, l’abbandono del sostegno – in ogni sua forma – al popolo curdo e la fine dell’embargo sulle armi imposto alla Turchia nel 2019 in risposta all’offensiva proprio contro i curdi in Siria del Nord.

Il governo di Ankara ha dunque stilato un elenco di personaggi accusati di attività terroristiche di vario tipo. Stando a quanto dichiarato dal ministro Bekir Bozdag, la Turchia dalla Svezia attende undici uomini e donne sospettati di avere legami con i curdi del PKK, più altri 10 accusati di aver partecipato al tentativo di golpe del 2016. Dodici sono invece le persone la cui richiesta di estradizione è stata inoltrata ad Helsinki, 5 del PKK e 5 golpisti, più altri due accusati di altri reati.

"I dossier relativi a queste persone sono stati inviati, ma se sarà il caso scriveremo nuovamente per ricordare che siamo in attesa di una risposta. Non è necessario inviare una nuova richiesta, è necessario mantengano la parola data", ha dichiarato Bozdag.

Il ministro della giustizia turco Bekir Bozdag
Il ministro della giustizia turco Bekir Bozdag

Chi sono i curdi che la Turchia ha richiesto a Svezia e Finlandia

L'estradizione di rifugiati politici curdi da Svezia e Finlandia verso la Turchia ha rappresentato l'aspetto più controverso del memorandum firmato la scorsa settimana. A complicare la situazione la decisione di Stoccolma di concedere la cittadinanza a diversi elementi i cui nomi allo stesso tempo figurano nella lista della Turchia. Si tratta di Halef Tak, Ismet Kayhan, Aysen Ayhan (che ha cambiato nome in Marja Furhoff), Ragip Zarakolu e Mehmet Sirac, accusati di aver organizzato e aver avuto un ruolo attivo in attentati del PKK. Sono diventati cittadini svedesi anche Mustafa Candan e Hamza Yalcin, anch'essi associati al terrorismo di sinistra.

Tra le persone che Erdogan pretende dalla Svezia per legami con la rete golpista di Fetullah Gulen spicca Bulent Kenes, per anni redattore capo e poi direttore del quotidiano Zaman, organo di stampa finanziato dallo stesso Gulen, tycoon residente in Pennsylvania di cui la Turchia chiede invano, dal 2016, l'estradizione agli Stati Uniti. Un altro cronista accusato di terrorismo è Levent Kenez, ex caporedattore del quotidiano Meydan. Completano l'elenco  dei presunti golpisti ora in Svezia Alperen Melikhan Dogan, Orhan Er, Ramazan Faruk Guzel, Murat Cetiner, Harun Tokak, Yilmaz Aytan, Sami Yavuz e Sinan Sarac. Sono tutti accusati di aver fatto propaganda a favore del colpo di stato, aver conosciuto in anticipo il piano per il golpe e aver mantenuto contatti continui con Gulen. Completano la lista di individui che la Svezia dovrebbe rispedire in Turchia Ibrahim, Idris e Abdurrahman Akus, tutti e tre fratelli accusati di omicidio, Dede Tas e Arslan Senol, accusati di traffico di stupefacenti, Okan Kale per truffa e Mehmet Turgay per traffico di armi.

Simili le richieste della Finlandia, da cui Erdogan attende l'estradizione di 10 terroristi e altre 2 persone accusate di reati di diversa natura. I terroristi accusati di aver contribuito ad organizzare attentati per colpire la Turchia in nome del PKK sono Sultan Aktepe, Sezgin Cirik, Burcu Ser, Osman Yagmur, Tekin Istekli e Acar Delil. Gli accusati di far parte della rete golpista di Gulen sono Mehmet Demir, Adil Erol, Abdulkadir Yilmaz e Zeynel Abidin Karadis. Completano la lista inoltrata alla Finlandia Cevdet Vurunbigi, accusato di vilipendio nei confronti del presidente della Repubblica e Sefer Kebabci, per rapina a mano armata.

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