Il dramma dell’Ecuador: corpi confusi e mischiati tra loro, le famiglie denunciano l’orrore

Sono scene sconvolgenti quelli che arrivano da Guayaquil, la città più drammaticamente colpita dall’epidemia da coronavirus in Ecuador. Il sistema sanitario è stato portato rapidamente al collasso con ospedali ricolmi, ambulanze insufficienti e nessuna capacità negli obitori. Secondo quanto riferito dai media del Paese, i corpi dei morti nelle case, per il Covid 19 o per altri motivi, vengono gettati sui marciapiedi, negli angoli, nei portoni o nei bidoni dell’immondizia, avvolti semplicemente in sacchi di plastica o addirittura bruciati in strada. Il Coe (Centro Operazionale di Emergenza) ha confermato che centinaia di salme sono state rinvenute in questo stato. Il presidente ecuadoriano Lenin Moreno ha fatto sapere di aver aperto un'indagine su come le autorità locali stanno gestendo l’emergenza. “Non permetteremo a nessuno di essere seppellito senza essere identificato. Meritano un addio con dignità! ” Moreno ha scritto via Twitter. Molte famiglie hanno lamentato tramite i social media che gli ospedali pubblici non sono riusciti a localizzare rapidamente i corpi dei loro cari e in alcuni casi hanno identificato erroneamente le salme.

Stando ai dati ufficiali, l'Ecuador fino a mercoledì ha contato circa 4.500 casi di Coronavirus, con 242 decessi confermati e altrettanti sospetti. Di questi, 3.047 casi e 144 morti arrivano dalla provincia di Guayas, dove si trova Guayaquil. Il ministro della Sanità Juan Carlos Zevallos ha dichiarato martedì di aver licenziato un funzionario che ha chiesto denaro in cambio della consegna della salma di una vittima in un ospedale pubblico della città. “Vergognoso, scandaloso e intollerabile. Ho ordinato l’ allontanamento di questo individuo e l'avvio di azioni legali pertinenti affinché questo caso non rimanga impunito ", ha detto.