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Il diario di addio dell’oncologo Axel Kahn: “Morirò presto, ma sono totalmente sereno”

Axel Kahn, medico francese di 76 anni molto noto per essere stata una delle voci più autorevoli durante la pandemia, sta tenendo una sorta di diario su Facebook dei suoi ultimi giorni di vita: “Se la mente non è oscurata da nessuna angoscia conosce un’incredibile libertà, quasi totale. Sto bene, viva la vita”.
A cura di Davide Falcioni
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Dopo una vita trascorsa a prendersi cura dei malati di cancro un tumore in stato avanzato sta causando la morte del dottor  Axel Kahn, medico francese di 76 anni molto noto tra il grande pubblico per essere stata una delle voci più autorevoli durante la pandemia. La malattia contro la quale ha combattuto per tutta la sua carriera ora sta avendo la meglio anche su di lui che, dopo aver pubblicamente annunciato di avere solo poche settimane di vita, ha deciso di raccontare questi ultimi giorni sui social network pubblicando foto e riflessioni che rappresentano – per milioni di malati – un inno alla vita e un importante stimolo a combattere: "Morirò, presto – ha annunciato su Facebook il 26 maggio -. Qualsiasi terapia curativa è ormai impossibile. Si può solo ridurre ragionevolmente il dolore. Ma sono come speravo: totalmente sereno. Sorrido quando i colleghi medici mi chiedono se un ansiolitico mi darebbe sollievo. Non provo alcuna ansia, né speranza – continuo a escludere l’ipotesi di un buon dio – né angoscia. Un certo sollievo, piuttosto (…) Il mio lavoro di trasmissione mi ha molto occupato, non potevo fare di più. Sono passato dalla presidenza di una riunione nazionale della Lega contro il cancro al mattino, alla sala operatoria nel pomeriggio. Quasi ideale. Quindi, sorridente e tranquillo, vi dico arrivederci, cari amici. Axel Kahn".

I racconti del medico, apprezzato divulgatore scientifico, membro del comitato di bioetica ed ex presidente della Lega contro il cancro, stanno commovendo milioni di francesi, molti dei quali nell'ultimo anno hanno fatto affidamento sulle sue raccomandazioni e critiche al governo: "Il periodo della vita di cui si conosce con ragionevole certezza la fine prossima è molto interessante. Se la mente non è oscurata da nessuna angoscia conosce un'incredibile libertà, quasi totale", ha scritti Axel Kahn, aggiungendo di sentirsi un privilegiato: "Morire alla mia età non può evitare di provocare pene, ma si dissiperanno rapidamente perché una morte così è nell'ordine delle cose". E infine: "Sto bene, viva la vita".

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